venerdì 29 luglio 2011

E levateveli questi comedoni|


Nessuno pensava che un simile arnese esistesse. E fino a poche ore fa io non credevo nemmeno di necessitarne. Ma poi la vita ha voluto farmi questo regalo. Il destino mi ha messo, su Via del Tritone a Roma, Sephora e ha voluto che vi entrassi per informarmi sul prezzo del mio profumo. Ed eccolo li, pronto per essere comprato, quasi nascosto tra le pinzette per le sopracciglia e le limette per le unghie. Di cosa sto parlando? Tenetevi forte perché non appena lo nominerò il desiderio di averlo all' istante vi coglierà come un uragano e vi alzerete dalla sedia per correre al primo punto Sephora più vicino a voi con i capelli scompigliati e il pigiama di Minnie sporco di Nutella ancora addosso!
Per soli nove euri anche voi potrete entrare in possesso del Leva comedoni! Non perdete tempo a googlarlo che poi vi esce alfemminile.com e vi dovete leggere ore e ore di conversazioni. Ve lo spiego io che cosa è! E' un dono del cielo! Un simpaticissimo attrezzino in metallo attuo ad aiutarti nella pulizia del viso da punti neri e punti bianchi senza che la tua faccia diventi una costellazione di bozzi rossi! Si pone il leva comedoni dall' estremità con la testina più larga sul punto nero e si applica una leggera pressione fino a che il punto nero non viene fuori, successivamente di rifinisce il tutto con la testina più stretta et volià: pelle pulita!
Io corro in bagno a godere del mio nuovo acquisto, fatelo anche voi...

Levacomedonimente vostra, R.

lunedì 25 luglio 2011

Addio Elliot Handler.



Molti ricorderanno questi giorni per la dipartita di Emilia VinoDellaCasa (vedi Amy Winehouse) ma si è spento anche un uomo che è stato capace di regalare ad ogni bambina del mondo un sogno: Elliot Handler. Ed è a lui che voglio dedicare il centesimo post di Robilandia.
Molto probabilmente il suo nome non apre nessun cassetto della vostra memoria ma sono certa che ognuna di voi conosce la sua creatura più famosa: la bambola Barbie.
Barbie fa la sua prima apparizione pubblica ad una fiera di giocattoli a New York nel 1959. La moglie di Handler, Ruth, suggerisce al marito di creare una bambola che abbia le sembianze di una donna adulta dato che fino a quel momento tutti i bambolotti avevano le fattezze di neonati. L' idea della signora Handler si rivela geniale e il marito -co-fondatore della Mattel, casa di produzione della Barbie- da il via alla produzione vendendo, nel primo anno di vita della bambola, oltre 350.000 esemplari al costo di tre dollari l' una. Il nome è in onore della figlia di Elliot e Ruth, Barbara.
Un corpo longilineo, un seno abbondante e un vitino da vespa fasciato da un delizioso costume zebrato così retrò che lo adoriamo ancora oggi, la Barbie è stata una fedele compagna di viaggio per tutte noi. E' stata la prima a sdoganare la figura della donna in tutte le professioni e il 12 agosto 2004 si è addirittura candidata alla presidenza degli Stati Uniti. E' stata la nostra prima icona di stile, ci siamo innamorate dei suoi abiti da favola e i più grandi nomi della moda mondiale l' hanno voluta vestire.
Due anni dopo la nascita di Barbie la Mattel annuncia l' arrivo di Ken (a cui è dato questo nome in onore dell' altro figlio di Handler, Kenneth, morto nel 1994 a causa di un tumore al cervello) eterno fidanzato di Barbie.
Grazie di cuore, Elliot, per questo grande regalo. R.I.P.

Barbiemente vostra, R.

sabato 23 luglio 2011

Quando la vita che hai non vale poi così tanto.


Amy Winehouse è morta.
Non che la cosa mi stupisca più di tanto, sia chiaro. Me ne dispiaccio ma, dopotutto, non ha mai mosso un dito per tenersela questa vita. Non credo nemmeno che se ne sia accorta; di essere morta, intendo. Non gradirò nemmeno tutta la pioggia di link che inonderà Facebook. A lei, quale fossero le cause io di certo non lo so né mi interessano, la vita non interessava. E non venitemi a raccontare che il successo le aveva dato alla testa, che la sua infanzia era stata difficile, che il padre la picchiava e che non si fosse mai ripresa dalla morte del suo canarino. Venitemi a raccontare delle nottate di bagordi incontrollati e di tutte le sostanze stupefacenti che assumeva. Raccontatemi dei litri di alcool consumati attui solo ad uno stordimento che la portasse via, anche se solo momentaneamente, dalla vita; di quante piste di cocaina si fosse fatta, magari proprio prima di decedere. Che nessuno mi parli del fatto che, a volte, non si hanno altre scelte perché un' altra scelta c' è sempre. Sopratutto quando da una parte hai la vita e dall' altra la morte. Perché, sinceramente, sono certa che per divertirsi non sia necessario perdere completamente il controllo del proprio corpo, del proprio cervello.
Non mostratemi nessun muro del pianto per una persona che ha fatto della sua vita un inno alla dipendenza, al cattivo costume e allo sballo. Quello sballo cattivo ed ingrato nei confronti di chi l' ha messa al mondo e di chi ha creduto in lei, dei suoi fan che la supportavano nonostante tutto e -su tutti- di se stessa! Ed è esattamente con se stessa che, nel posto in cui si trova adesso, dovrà fare i conti. Avrà tutta l' eternità per fissare in uno specchio la sua immagine e pensare a quanto stupida sia stata. C' è chi lotta ogni istante per rimanere in vita, chi rimane attaccato con le unghie e con i denti ad ogni respiro pur di arrivare a quello successivo. A lei, questo, non è mai interessato. La vita, evidentemente, non valeva poi così tanto.

Vi lascio questa canzone e l' unica cosa che aggiungo è che forse avrebbe fatto meglio a dire "yes, yes, yes" anche se musicalmente -forse- non suonava poi così bene.

AttacatamenteAllaVita vostra, come sempre, R.

lunedì 18 luglio 2011

Inchiniamoci al sapere di Alfemminile.com


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alfemminile.commamente vostra, R.

venerdì 8 luglio 2011

La rivincita di Kate.


Per mesi non s' è parlato d' altro. Per giorni e giorni le tv di tutto il mondo non hanno trasmesso altro che questo. Passerà alla storia come il fondoschiena più fotografato e chiacchierato. Attraverso i fusi orari, i continenti e le culture tutti ne hanno discusso. Di cosa? Ma è ovvio: del sedere di Pippa! Ma c' era una sola persona che voleva vendicarsi di tutto questo: lei, la sola che meritava tutta l' attenzione quel giorno; colei che -figlia di una hostess- è riuscita ad arrivare a Buckingam Palace ed ad entrarci dalla porta principale; la ragazza additata come "colei che aspetta" per aver atteso dieci anni per una proposta di matrimonio; la sola e unica Kate Middleton.
Ha aspettato paziente che il suo momento arrivasse, che potesse dimostrare di non avere proprio nulla da invidiare alla sorellina più piccola. E finalmente è giunta l' ora della sua rivincita. E' bastato poco: un vestitino giallo largo e leggero al punto giusto e una birichina folata di vento e la sua rivincita è servita. Infatti durante il suo soggiorno in America, all' arrivo in California, la Duchessa di Cambridge ha potuto dare mostra del suo tonico e perfetto lato B così da mettere a tacere -una volta per tutte- le voci che volevano il sedere della sorella il più bello di casa Middleton.
Brava Kate, sei stata una perfetta novella Marylin e ci hai mostrato che non solo ti sei accalappiata il principe e il castello ma che hai anche... il fisico!


Sederamente vostra, come sempre, R.