lunedì 30 luglio 2012

One way or another. Chapter 1




La casa al mare è un disastro. Le imposte non vengono aperte da quasi un anno. Le persiane scricchiolano indolensite dallo spesso strato di salsedine che si è depositato su di loro durante l' inverno. La vernice verde è leggermente scrostrata; il pittore dovrebbe venire entro la fine della settimana per dargli una passata di colore prima dell' arrivo dei miei genitori.
Tiro la pesante maniglia della porta finestra sul balcone principale, nel salone, e spingo forte in fuori. Un po' di polvere mi cade sulla testa. Raccolgo i capelli in una crocchia spettinata e inspiro. Una nuova estate. Giugno ci ha salutato da pochi giorni ma l' aria è già torrida, bollente. 
Solitamente in questo periodo, io e la mia famiglia abbiamo già finito il trascolo ma quest' anno, a causa degli esami di maturità di mio fratello minore, abbiamo rimandato di qualche settimana. Mio fratello Filippo partirà per il viaggio della maturità fra qualche giorno e non arriverà prima della fine di luglio; i miei genitori hanno così tanti impegni mondani in città che difficilmente si faranno vedere almeno per qualche altra settimana.

venerdì 13 luglio 2012

Mi sono persa.


Robi, oh Robi, dove sei finita?
Perché non scrivi più? 
Perché non interagisci più con il popolo della rete?


Mi sono trasferita al mare. 
La semplice spiegazione alla mia prematura scomparsa è essenzialmente questa.
E' pur vero che mi tengo aggiornata con l' i-phone ma dopo un po' i bulbi oculari cominciano a vorticarmi come gli ormoni in periodo premestruale e quindi abbandono tutto. E, tra l' altro, mi incazzo.
Lo sapevo che mi dovevo comprare l' I-pad. O, più semplicemente potrei accendere il pc e collegarmi con la chiavetta ma con i 45° all' ombra che aggradano le mie giornate ogni minimo sforzo diventa disumano.
L' unico sforzo che faccio volentieri è quello di sollevare il telecomando del condizionatore; puntarlo verso l' apparecchio e premere il tasto d' accensione. A casa mia al mare ci vuole il maglioncino.
Mi sono messa a dieta. 
Seriamente intendo.
Sono andata da una dietologa molto brava che però, poveraccia, è grassofobica. Ha guardato con disgusto i miei rotolini trabordanti un po' qui e un po' li e mi ha messo a regime. Era l' unica cosa da fare. Stavo ingrassando come se non ci fosse un domani e prima di dover ricorrere ad Extreme Makeover Diet Edition (no, vabbé.... Ma l' avete mai visto 'sto programma? Ma che figata è?) sono corsa ai ripari. Ieri ho avuto il mio primo controllo: cinque chili virgola duecento grammi si sono andati a fare benedire più una manciata di centimetri qui e li che non vi sto ad elencare. E' inutile dirvi che sono felice come una Pasqua. Spero che la costanza non mi abbandoni!
Vado addirittura a correre tutte le sere. Molto probabilmente la fine del mondo è più vicina di quanto non si creda, altrimenti certi miracoli non si spiegherebbero.
Sto per partire. 
Il tour della Spagna che il mio ragazzo ha organizzato è a dir poco disumano.
In soli sette giorni toccherò le seguenti città: Elche, Alicante, Valencia, Castellon de La Plana, Barcellona. Il tutto ad una temperatura costante di 55° gradi all' ombra. Non oso immaginare quanto caldo faccia al sole.
Poi andrò in Francia, come al solito, e cercherò di riprendermi dalla vacanza. Roba da matti.
La cosa che mi turba di più è il pensiero che dovrò attraversare due nazioni con il solo supporto di un misero bagaglio a mano. Senza contare lo shopping fuori dal normale che farò a Barcellona (Primark.... Zara....) in tempo di saldi. Molto probabilmente mi metterò tutto addosso e via.....

Sono cominciati i saldi. 
Io ho comprato una serie di maglioni, camicie, giacche, blazer, vestitini di lana... come se il mio trasferimento in Antartide fosse ormai imminente. Invece vivo, e ci vivrò molto probabilmente ancora per un bel po', in Sicilia e qui fa caldo. Cristo se fa caldo.
Ah, per chi fosse interessato sono finalmente entrata in possesso di quella bella maglia di Intimissimi che desideravo e l' ho presa con il 30% di sconto. Non ho aspettato nemmeno il 50%: la desideravo!!

Ho ripreso a scrivere.
Ho cominciato 45 Giorni a Vogue per distrarmi dalla storia che sto scrivendo da ormai due anni e qualcosa. Era arrivato il momento di riprendere in mano quelle pagine, quelle parole. Era giusto che gli dessi le attenzioni che meritano dopo quasi un anno di silenzio. E, sopratutto, era giunto il momento di scrivere il capitolo della fine. Sono ancora in mezzo ad una strada (causa ventordici esami) ma spero di potervelo fare leggere prima o poi. 


Essenzialmente sono questi i motivi per i quali non scrivo più.... Ma giuro che tornerò.
Magari può sembrarvi una minaccia ma il fatto è che mi mancate, davvero.

Buone vacanze a tutti
E, comunque, ci sentiamo sempre su Facebook e su Twitter e su Instagram!!!
Robi