Oggi volevo scrivere. Un sacco di cose. Ma tipo, un sacchissimo. Un saccone grande quanto quello di Babbo Natale quando non c'è la crisi e Mario Monti che rompe
er cazzo con lo spread, che mica l' ho ancora capito che cosa è. Maledettissima ignoranza.
Volevo scrivervi che mia sorella ha fatto la Maturità. Che poi, maturità
en par de ciuffoli. Ministro Profumo, nemmeno la Gelmini sarebbe riuscita a scegliere temi più facili. Nemmeno Chiara Ferragni, che ha studiato (o studia ancora, non so) alla stessa facoltà di Mario Monti.
I giovani e la crisi? Ma che è?
Se ci metteva il tema sulle corna di Emma mi risultava meno scontato, mi creda Profumo. Che poi, che profumo? Io sto usando il Miss Dior Cherie, lei?
Comunque, se volevate saperlo, mia sorella ha scelto questo sulla crisi. Io avrei scelto quello su quanto fa schifo avere vent' anni al giorno d' oggi. Per scriverci cosa, poi... Che si stava meglio quando si stava peggio? E c'è bisogno che ve lo scrivo io? Non c' arrivate da soli? Me cojoni.
L' ultima cosa, Ministro Profumato che non è altro, la mia amica Sofia chiede se gentilmente potreste darle uno schifo di stipendio, anche 50 euro tanto per dire che c'è, durante la sua specializzazione in fisica medica. Si rompe il cavolo a lavorare dieci ore al giorno senza vedere il becco di un euro per i prossimi quattro anni. E anche i suoi non sono tanto contenti, mi creda. Veda che può fare.
Volevo anche scrivere che Pretty Little Liars sta perdendo di credibilità. Sempre che ne abbia mai avuta, effettivamente. Succedono cose strane. Cose talmente strane che se arrivasse un vampiro in città non mi stupirei più di tanto. Cose talmente fuori dall' ordinario che se scoprissi che Mona è un trans venuto male non ci rimarrei secca. Cose talmente astruse che se Ezra si facesse la mamma di Aria (che magari è ancora una strega, chi lo sa) non aprirei la bocca stupita.
Ma 'ste quattro stronze non si meritano un attimo di pace?
Perché non chiedono aiuto?
Perché non chiamano il Telefono Azzurro o quello Rosa?
Perché indossano cappelini di lana grossa se poi girano scollate come se stessero girando uno spot per una nuova marca di solare in California?
Ho comprato due nuove cassettiere all' Ikea e portarle a casa è stato terribile. Pesano quanto un bue dopo il pranzo di Natale e io avevo indosso una camicetta di H&M di un tessuto misto poliestere e cellofan. Mi si è letteralmente incollata addosso. Letteralmente. Al di sotto dello strato plastificato della camicetta rivoli di sudore hanno pervaso ogni antro ed ogni anfratto. Un caldo che non vi dico. Ho supplicato il mio amorevole fidanzato di venirmele a montare stasera stessa ma lui ha detto che lo farà venerdì. Perché venerdì? Perché proprio venerdì? Non è dato saperlo. Quindi, adesso, oltre all' usuale casino in stile c'è stata una rapina ed hanno messo tutto a soqquadro, ci sono anche due enormi e pesantissime scatole in mezzo alla stanza. Fino a venerdì. Un venerdì non ben specificato, tra l' altro.
Ma la cosa più importante che è successa oggi è che nessuno ha toccato, modificato o abolito la legge 194 in merito all' interruzione volontaria di gravidanza.
La corte costituzionale si è trovata oggi a decidere in merito ad un ricorso proposto da un giudice di Spoleto, presentato lo scorso gennaio, in cui si chiedeva una modifica dell' articolo 4.
L’articolo stabilisce che può abortire entro i primi novanta giorni, “la donna che accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito” può rivolgersi a un consultorio”.
In questo articolo non si menziona ne si stabilisce quale sia l' età minima in cui una donna può decidere per se e questo è stato l' oggetto della discussione.
Noi viviamo in un paese che impedisce a chi vuol essere mamma di diventarlo con leggi e intimidazioni e restrizioni sulle fecondazioni assistita e sull' inseminazione artificiale e, cosa ai limiti dell' umana comprensione, viviamo un uno stramaledetto paese che vorrebbe obbligare a diventare mamma chi, invece, non ne vuol sapere proprio.
Ancora oggi, dopo trentaquattro anni dall' approvazione della 194, dobbiamo vederla messa in discussione per gli isterismi uterini di qualche sciocca donnina che anziché pensare ai propri diritti si affida alle volontà di una religione, di un uomo, di un padre o di una società.
Io sono una donna, un corpo, un cervello, un essere umano, un tassello della società, e nessuno può e deve decidere se i miei diritti sono uguali, maggiori o minori di un feto. Nessuno.
Mi piacerebbe che nessuno mettesse più in discussione questo diritto concesso alle donne.
Mi piacerebbe poter scegliere del mio corpo, del mio futuro e della mia vita in totale libertà rispettando la libertà altrui.
Mi piacerebbe che nessun uomo si arrogasse il diritto di scegliere per me. Che sia un giudice. Che sia un medico obbiettore di coscienza. Che sia un Papa. Che sia un Dio.
Caro Mario Monti, anziché tassarci anche il buco del sedere, intensifica l' educazione sessuale nelle scuole. Insegna fin dall' elementari la prevenzione. Mettiti a distribuire preservativi fuori dalle discoteche, qualora fosse necessario, ma non ti permettere (tu inteso come istituzione, non t' abbarruare, eh) di negarmi il diritto di scegliere del mio utero.
Ovviamente questo implica, donne, di non permettere all' uomo la scelta del metodo contraccettivo da utilizzare. Siate consapevoli quando fate sesso e fatelo con la testa. Sopratutto se non vi va di cambiare pannolini.
Nessuno deve scegliere per me. Per noi.
Robi