lunedì 28 febbraio 2011

Perdonare è essere perdonati.


Sta per concludersi la settimana della moda milanese, per cominciare quella parigina; stanno per iniziare i corsi all' università, le giornate si allungano e sta per cambiare l' ora (legale in solare o solare in legale? Non lo so, a me ste cose confondono!); sto per partire (mancano 29 giorni, yeaaa!) e dovrei mettere i panni in lavatrice ma siccome diluvia è inutile e lascio che si ammassino trasbordando dal cesto fucsia in cui giacciono.
Gli Oscar si sono conclusi con mia cocente delusione per "The Social Network" in favore de "Il discorso del re" e nessuna sorpresa per la -meritatissima- statuetta a Natalie Portman per "Il cigno nero".
Siamo, quindi, in un periodo di passaggio.
Qualcosa si è concluso, qualcosa sta per cominciare.

Giovedì sera, a Parigi, è stato fermato John Galliano con le accuse di 'violenze lievi' e 'insulti a carattere antisemita e razzista' ed è stato temporaneamente sollevato dall' incarico di direttore creativo (dal 1996) della maison Dior.
Vi dirò, forse per Dior è un bene. Nonostante Galliano sia stato definito l' enfant progige della couture mondiale ho sempre trovato le sue creazioni atte a stupire a tutti i costi piuttosto che ad accompagnare il corpo della donna durante un avvenimento importante.
Magari la mia è una blasfemia e verrò lapidata per questo ma se di couture vogliamo davvero disquisire allora prendiamo Elie Saab, facciamogli un calco, coliamolo d' oro e regaliamo una sua statua a grandezza naturale ad ogni sobborgo di Parigi come esempio da seguire con devozione!

Vi starete chiedendo che diavoletto turco c' entra il titolo con questo post?
Bricconcelli, abbiate un attimo di pazienza e l' arcano verrà svelato!
Sabato sera qui a Catania si è scatenata la tempesta del secolo così io e il mio amorottolo, non proprio di comunissimo accordo, abbiamo deciso di rimanercene stravaccati sul divano del mio soggiorno a contenderci il telecomando di Sky.
Inutile dirvi che ho avuto la meglio e Bride Wars ha vinto su Forrest Gump.
Oh, insomma, non si leva il telecomando di mano ad una con la sindrome pre-mestruale meteoropatica (Dio, quanto odio la pioggia!) e non le si impedisce di guardare una commedia romantica che ha già visto centinaia di volte, non si fa e basta!
Ed infatti il mio ragazzo ha aspettato pazientemente che mi assopissi sulle sue ginocchia per sfilarmi lo scettro dalle mani e cantar vittoria sguazzando da un canale di sport all' altro!


Ma non perdiamoci in chiacchiere superflue e arriviamo al dunque.
C' è una frase del monologo che trovate nel video qua sopra che mi ha fatto riflettere: 'a volte capita veramente di trovare quella persona speciale che ti resterà accanto qualunque cosa accada'.
Ma è davvero possibile?
Secondo uno studio di una qualche università minchiona di non so dove passiamo in media QUATTRO ANNI della nostra vita a LITIGARE.
Si litiga per il posteggio al centro commerciale, per il film da vedere, per uno sguardo di troppo, per divergenza d' opinione, per gioco, per scherzo, per scaricare la tensione.... Insomma -in definitiva- ogni scusa è buona per litigare. Ci dev' essere un sentimento molto forte affinché due persone (che siano due amici, due amanti, due sposi, due tartarughe) resistano alla tentazione continua di litigare.
Ma è davvero giusto smussare i propri angoli in favore della felicità altrui?
E la nostra?
E' davvero possibile trovare un punto d' incontro che accontenti sia capre che cavoli o -alla fine- una delle due parti finge per il benessere comune?
Io, per quanto tenda ad assecondare gli altri, molto probabilmente per pigrizia, sono una che non ha mai nascosto gli angoli bui del mio carattere e ho accettato di buon grado chi non se la sentiva di avere a che fare con me ma -in realtà- quanti si mostrano realmente per quello che sono?
E -mi chiedo ancora- perché si fa pace?
Per convenzione?
Per mancanza?
Per abitudine?
Per voglia?
E perché non si fa pace?
Per orgoglio?
Per testardaggine?
Per stupidità?
Esistono davvero dei dissapori che non possono essere risolti?

Ai posteri l' ardua sentenza.

Litigiosamente vostra, R.

giovedì 24 febbraio 2011

Gucci FALL 2011 RTW.


E' iniziata ieri la Milano Fashion Week e tutto il mondo della moda è in fermento.
I redattori escono le loro scarpe più scomode dagli scatoli, Anna Wintour i suoi occhiali da sole più scuri, i fashion blogger che contano (o le contano che pensar si voglia) propongono outfit ridicoli ma propriamente adatti all' imminente carnevale e così si va in scena. Si abbassano le luci, parte la musica, accelerano i battiti cardiaci delle modelle e via sulla passerella.
A me non piace parlare di sfilate perché a me piace parlare di moda e la moda per me non è quella delle sfilate (tié! Che gioco di parole, eh?).
Gli abiti lunghi lasciamoli a quelle che andranno agli Oscar domenica!
Solo che non è tutta couture quella che sfila, gli stilisti propongono la ready-to-wear per accontentare anche gli animi meno mondani ma altrettanto ricchi!
Sicché...
La prima grande firma che ha sfilato ieri è stata Gucci.
Aspettavo al varco questa collezione, memore della recente SS 2011 che ho trovato a dir poco eccezionale, per poter comparare nella speranza che il successo si ripetesse.
Così non è stato o -perlomeno- non del tutto.
Voglio fare una premessa prima che Franca Sozzani ne abbia a male: io giudico quello che vedo in base al mio gusto personale e, non essendo un addetto ai lavori che deve essere al di sopra delle parti o -perlomeno- influenzato dal contratto pubblicitario più redditizio- voglio potermi chiedere di ogni capo se lo indosserei o meno!
Per questa semplice ragione potrei dividere la sfilata in due parti: quella del NON ME LO METTEREI ADDOSSO NEMMENO SE MI PAGASSERO ORO e quella del CARINO; GUARDABILE; DEV' ESSER MIO!

Partiamo dalla prima così ci leviamo il dente amaro subito e, come si dice, lasciamo che il dulcis rimanga in fundo!



Rettili verdini su gonne e giacche?
Pelo scimmiesco ammollato nella vernice colorata?
Pantaloni bianchi e giacca di velluto marrone?
Cespugli di primule e viole a mò di coprispalle?
Lunghe gonne di velo trasparenti?
Culottes in bella mostra???
Suvvia, FridaBella, questa parte della collezione è proprio insalvabile!
E non commento più perché, a me, FridaBella fa simpatia e non vorrei che se la prendesse.

Ma, ringraziando il cielo, FridaBella è riuscita anche a farci sentire eleganti, ci ha ricordato che lo stile non si sciacqua ed ha partorito una serie di uscite sofisticate e particolari che ricordano le signore della società da bere degli anni '70!




Pantaloni larghi che sembrano frusciare sospinti dalla leggiadria delle modelle e dalle loro chilometriche gambe.
Abiti segnati sulla vita da una piccola cintura che mi ricordano la giovinezza di mia nonna e la sua eleganza.
Colori vivaci ma allo stesso tempo freddi che non danno l' idea d' aver sbagliato scatolone durante il cambio di stagione.
Un tocco di giallo al quale difficilmente direi di si ma che -ugualmente- sarebbe un sogno possedere.
Scollature vertiginose, sexy e spudorate per una donna che, se ha, è bene che mostri!
Colli di pelliccia dai toni scuri che contrastano lo scimmiesco di prima vincendo per eleganza, sobrietà e signorilità!


P.S. 1 Sono certa che Guendalina Canessa (e sorella fotografa), in prima fila, dati suoi trash-trascorsi avrà apprezzato la prima parte della collezione!
P.S. 2 Cosa avrà visto la Wintour da dietro quegli occhialoni scuri?




Gucciamente vostra, R.

mercoledì 23 febbraio 2011

L' oggetto del desiderio: il JEANS ANTICELLULITE!


Quando ne sono venuta a conoscenza stentavo a crederci, bonariamente ho pensato 'ma guarda un pò che se sono inventati pé fà notizia'.
E, dopo aver letto tutto quello che ho trovato in giro per il web, devo ammettere che -se fanno davvero quello che dicono di fare- sono l' invenzione del secolo!
Di cosa sto parlando?
Del primo jeans anticellulite!
Si chiama Eve le Rock
Come funziona? Vi starete chiedendo voi!
Vi vedo la, con gli occhi a forma di cuoricino, in fondo l' estate non è poi così lontana. Bricconcelle!
Nel tessuto del jeans sono incorporate microcapsule che rilasciano, a contatto con la pelle, una sostanza a base di caffeina, escina e vitamina E. La formula ha un’azione lipolitica e, grazie al massaggio naturale che si ottiene camminando, viene riattivata la microcircolazione che causa la buccia d' arancia.
Il jeans, brevettato, è stato testato su un campione di 20 donne all' università di Pavia ed è stata riscontrata una diminuzione della circonferenza coscia media di 1,8 cm!
Questo fantasmagorico oggetto del desiderio costa 180 euro e in dotazione vi è una ricarica da 50 ml del cosmetico di cui è intriso il jeans.
Bisogna indossarlo per 28 giorni e lavarlo ogni 6 (vi immaginate un mese sempre vestite uguali?). Al terzo lavaggio (in acqua tiepida a 30°C) rimane il 23% del cosmetico anticellulite ma il capo può essere ricaricato con l'apposito kit in dotazione con il jeans. Esaurito questo, si potrà acquistare un ulteriore ricarica da 100 ml presso i rivenditori autorizzati.
Luca Berti, ideatore del capo, rassicura che presto potremo trovare questa meraviglia anche in profumeria, accanto le creme! Per adesso è acquistabile nei negozi d' abbigliamento ma non ho ancora trovato uno store che li tenga in Italia ;(

Io non ho provato quest' oggetto del desiderio quindi non vi so dire se il fine è veritiero o meno ma sicuramente, mossa da curiosità e pigrizia, cercherò di reperire il jeans!!

Keep in touch.
Anticelluliticamente vostra, R.

lunedì 21 febbraio 2011

Brain Stoming!



Questo è uno di quei post, ve lo annuncio subito così da evitare fraintendimenti, che non parla di moda, non parla di attualità, non fa gossip né notizia ma che, in realtà, potrebbe parlare di tutto questo.
Lo scopriremo solo vivendo!
E' uno di quei post in cui, per mancanza d' ispirazione, non ho davvero qualcosa da raccontarvi e -così- faccio un pò di Brain Storming.
Venerdì sera sono stata al cinema a vedere Il cigno nero.


Il film analizza l' interiorizzazione da parte di Nina, ballerina classica, di uno dei personaggi più famosi del mondo del balletto: Odette nel Lago dei Cigni.
Tra un pliè e una piroette e una lamentela del mio ragazzo ho trascorso due ore di tensione pura alla ricerca di quella perfezione che finalmente Nina riesce a trovare alla fine del film ma che la porterà..........
Che ve lo dico a fare? Andatelo a vedere, no?

Sabato è finito Sanremo e ha vinto Roberto Vecchioni.
Tutti sostengono che la sua vittoria sia meritatissima, che lui è un poeta e bla bla bla. Non so dirvi se hanno ragione o meno perché ho sentito la canzone con molta superficialità e non ho un parere personale su di essa.
Ho trovato davvero belle le canzoni Arriverà di Emma con i Modà e Bastardo di Anna Tatangelo.
Una nota speciale la voglio dedicare a Giusy Ferreri: la sua canzone e la musica sono davvero eccezionali l' unica pecca è il modo in cui lei la interpreta.
Le si è incastrata una nocciolina in gola?
Certo è, che si è distinta in modo grottesco sul palco dell' Ariston non solo per la voce ma anche per l' abbigliamento che non sto qui a commentare perché non ne ho voglia.
Tralascio anche inutili commenti sulle primedonne di questa edizione della kermesse canora visto che sulla fanpage di Ronilandia ci siamo dilungati fin troppo e chissà -poi- se se lo meritavano davvero!

Ho in programma un viaggio a breve ma ve ne parlerò a tempo debito.
Vi dico solo che è una città in cui torno molto volentieri e dalla quale molto volentieri non tornerei indietro.

A proposito di nuove mode, sabato mattina sono stata in giro con mammina per centri commerciali e ho visto un prepotente ritorno del jeans a zampa d' elefante!

Presa dall' entusiasmo e dalla sindrome premestruale ne ho comprato un paio che ho subito indossato! La zampa non è particolarmente larga ma, abituata agli skinny, devo ammettere che faceva effetto!
La primavera è vicina e il ritorno della comoda zeppa, della suola di corda e delle infradito si fa già sentire quindi ben venga questa nuova moda che con loro si sposa bene!

Nella mia personale libreria ci sono due romanzi che aspettano di essere letti: L' allieva di Alessia Gazzola e Un alieno a Vanity Fair di Toby Young.
Non so quando avrò il tempo di dedicarmici ma quello della Gazzola mi incuriosisce molto essendo scritto da una ragazza che incarna il mio ideale di futuro: un futuro medico legale a cui piace scrivere!

La settimana della moda a New York si è conclusa, si è aperta quella di Londra (che sta per finire) in attesa di quella di Milano. Ma di tutto questo adesso non ho voglia di scrivere quindi niente!!!
Franca Sozzani, sul suo blog, ne ha ampiamente discusso quindi informiamoci li e buonanotte al secchio!

Domenica (ieri) mia nonna ha fatto il compleanno e nemmeno ve lo immaginate quanto abbia potuto mangiare.
Barbara Berlusconi, dopo dieci anni, ha rotto con il compagno nonché padre dei suoi due figli.
Jessica Alba, Natalia Titova, Victoria Beckham, Adriana Volpe e tante altre sono incinte: evidentemente la cicogna faceva i saldi!
Ho scoperto che la mia cantante preferita, per il momento, è Colbie Caillat.
Stamattina ho scaricato Skype sull' I-phone in vista dell' imminente partenza ma non ho ben capito come funziona, meno male che c' è mia sorella!
Dovrei andare all' ufficio passaporti e ritirare il mio: quello vecchio non era elettronico e dopo cento euro di bollettini, file alla posta, file all' ufficio e bla bla bla adesso dovrei essere autorizzata ad espatriare.
Che poi, dico io, a me piaceva il mio vecchio passaporto! La foto era carina, ero giovane e fresca, era pieno di timbri ricordo dei viaggi, me lo potevano lasciare, no? NO! Se non glielo tornavo non mi davano quello nuovo e se non mi davano quello nuovo non partivo quindi alla fine hanno vinto loro!

Quando la forza con la ragion contrasta vince la forza e la ragion non basta!

Potrei continuare a scrivere ancora per un pò ma visto che mi hanno già accusata di essere eccessivamente prolissa mi fermo e vi dedico questa stupenda canzone!

Che possiate passare una meravigliosa settimana,
BrainStomingamente vostra, R.

domenica 13 febbraio 2011

Caro Vanity ti scrivo.


Caro Direttore di Vanity Fair (mio amatissimo giornale fin dalla prima -di una lunga serie- Bellucci) ho deciso di scriverle in merito all' intervista da voi fatta a Nathalie e ho deciso di auto-pubblicarmi dato che lei, Dini, sul suo giornale, non lo fa mai!
Voglio analizzare l' intervista da voi proposta e, qualora fosse il caso, essere smentita pubblicamente per la mia diffidenza.

Come ha ben scritto Andrea Scarpa, autore dell' intervista, mi è venuta voglia di voltar pagina subito e -aggiungerei- anche di schiaffeggiare metaforicamente questa Nathalie Giannivattelapesca per la sufficienza mostrata, nemmeno fosse l' ultima delle nostre dive.
Perché? Si chiederà lei, caro Dini (o forse no, ma glielo spiego comunque)!

Mi sono sentita presa per i fondelli da una donna che, alla veneranda età di 31 anni (che, di grazia, non sono pochi) gioca ancora a fare la rivoluzionaria, la ragazzina sovversiva che si fa i tatuaggi per far un dispetto ai genitori quando poi ha seguito tutti gli step obbligatori che sogna l' adolescente medio che vuole fare il cantante!
Gioca con la sua immagine spettacolarizzandosi tanto quanto se non di più di Belen Rodriguez (che del resto fa questo di lavoro) che ha tanto criticato.
E, ancor peggio, gioca con le parole credendosi tanto furba quanto superiore nel raccontare questa versione sovversiva di se stessa pensando (povera!) di poter far passare per vero questo suo menefreghismo nei confronti dello show-biz!
E ci credo, Dini adorato, quando dice che vuol far l' attrice! Le dirò di più: non è brava, sa? Riesce a trasmettere la sua recita perfino attraverso la carta stampata!
Perfino da un' intervista rivista e ricorretta si nota il suo recitare un ruolo!
La vera rivoluzione non la fa la gente che sputa nel piatto dove mangia, dove ha mangiato e dove vuole ancora mangiare ma la fa gente come Alessandra Amoroso (si, ha criticato anche lei, che, per inciso, sta accompagnando questo mio post!) che non solo non rinnega il suo percorso ma ringrazia con orgoglio le persone che hanno creduto in lei e che l' hanno spinta fin dove voleva arrivare!

'Tre italiani da salvare?' le chiedono e la risposa è tanto ovvia quanto scontata: Saviano, Fo e Rame!
Ah, che tristezza, amato Dini! Che sconsolazione -poi- sentirle dare del prodotto plastificato a Britney Spears che, nonostante tutto, quello che ha fatto e che ha conquistato non avrà mai nessuno che potrà recriminarlo. Perché il successo può dare alla testa, come è accaduto a lei, ma quello che è stato non è uscito da American Idol!
La Spears dovrà dire grazie SOLO a se stessa per quello che ha!
Diciamoci la verità, se a trent' anni passati nessuno aveva mai preso in considerazione questo talento tanto millantato ('Voglio portare avanti la mia verità artistica, non spettacolarizzare la mia persona. Non mi va che la mia opera d' arte sia filtrata dalla voglia di piacere a tutti') e lei stessa ha deciso di partecipare ad X-Factor un motivo ci deve pur essere!

Amici è un 'tritacarne'? Forse!
Forse le liti e la loro spettacolarizzazione sono fini solo all' audience ma quelli sono ragazzini con l' argento vivo addosso che si ritrovano catapultati nell' occhio del ciclone della popolarità. Ma sono bravi diamine!
Alessandra Amoroso (non cito i maschietti di Amici perché -molto probabilmente- loro riempiono gli stadi per vie ormonali!) con la sua voce 'carina' e le sue canzoni che Nathalie mai 'farebbe e asolterebbe' ha la capacità di riempire palazzetti da seimila posti (qui ha fatto il tutto esaurito)!
E, come lei, anche Noemi, Marco Mengoni, Marco Carta, Valerio Scanu e altri che sono usciti dai contenitori televisivi chiamati Talent che lei tanto critica.
E non creda che Sanremo Giovani non faccia la stessa cosa! Certo la visibilità e l' impatto mediatico sono minori ma, diavolo, tanti grandi come la Pausini sono passati da li!
Tutti scemi? Tutti pagati dalla De Filippi?

E la TV?
'Venduta quattro anni fa. Non ho mai permesso a nessuno di addormentarmi il cervello'
E' talmente condizionabile che la sua ragione potrebbe essere minata dalla televisione?
Però X-Factor è costruttivo, intelligente! Lo ha riguardato su Youtube!
Amici NO! E nemmeno Uomini&Donne, quello è il 'cancro della società'.
Sono la prima a riconoscere che programmi come il Grande Fratello o Uomini&Donne o Annozero (si anche quello! Non incominciate, però, che non è il tema del post!) sono di una demenza che fa ridere i polli ma conscia della mia intelligenza (che non è né più e né meno di un essere pensante qualunque) prendo quello che vedo e che sento con le pinze e quando spengo la TV l' ho già dimenticato.
Diavolo! Sono un alieno!
Ho la TV in tutte le stanze di casa mia eppure il mio cervello è ancora sveglio!
Sono una miracolata!

Nathalie, mia povera cara, inna alla sua integrità ma lo sa che le extension che ha attaccate ai capelli sono anch' esse un compromesso?
Se per lei l' apparire è così secondario perché ha più cerone in faccia di Moira Orfei?
E tutte queste foto che vedo sul giornale alla Helena Bonham Carter? Perché le foto non le ha fatte al naturale, in jeans e felpa? Perché, forse, non le avrebbe ricordate nessuno?
Non è forse spettacolarizzazione di se stessi anche questa?
La TV non la guarda ma la fa e la VUOLE fare?
'Non voglio essere come Madonna! Io punto all' essenziale'?
Seriously? Oh, Sacre Bleu! Per quanto la musica di Madonna non sia al primo posto nella mia classifica di gradimento quella donna ha fatto, non solo, la storia del pop mondiale ma è stata un faro di speranza per lo sdoganamento del potere femminile!

Nathalie, un consiglio spassionato, FLY DOWN!
Che più vai in alto e più ti fai male quando cadi!

P.S.: Non ho mai messo in discussione la sua voce, il suo talento e tutto quello che riguarda il suo modo di cantare perché NON MI INTERESSA né mi vuole interessare!
Questa è la mia sensazione in seguito alla lettura dell' intervista e come tale deve essere presa, criticata, idolatrata!
Se Nathalie è tua sorella, la tua fidanzata o la tua migliore amica non difenderla basandoti sui legami che hai con lei.
Se Nathalie è la tua cantante preferita perché le sue canzoni ti ricordano il tuo amore perduto non difenderla basandoti sulle tue emozioni!

Dinamente e con amore, vostra sempre, R.

giovedì 10 febbraio 2011

Chi le ha inventate le fotografie...


A me piacciono le fotografie.
Sono come il tatuaggio di un ricordo felice, il biglietto aereo per tornare indietro nel tempo ad un istante che sarà nostro per sempre.
E mi piacciono le fotografie di moda: rappresentano un passe-par-tout per la fantasia.
Puoi immaginarti coperta di Bvlgari alla prima di un tuo film, accarezzata da Elie Saab (mio amor) ad un ricevimento di beneficenza al quale non puoi assolutamente mancare o -ancora- longilinea con ai piedi un paio di Louboutin.
E' convinzione comune, però, che la fotografia sia un' arte solo se è un grande artista a scattarla, è credenza che la bellezza di una foto sia da attribuire al fotografo e non al soggetto della stessa.
Io, manco a dirlo, non sono d' accordo.
La fotografia è il fermo immagine di un momento personale che ci è parso talmente bello da doverlo immortalare per sempre nella memoria.
E' la favolosa creazione di uno stilista che viene immortalata e donata al mondo affinché sogni.
E' lo scatto di un mare che si perde a vista d' occhio contornato da sabbia bianchissima e palme che ti lascia il sapore della salsedine in bocca.
E' il corpo abbronzato di una donna svestita, un bambino attaccato al seno della madre per il suo primo pasto.
Io, nelle fotografie di moda, noto un bell' abito che sia o meno sotto una buona luce! Non vedo i led a Time Square quanto i sorrisi di chi è felice di starvi sotto. Nello scatto di un paesaggio mi soffermo sui colori naturali che l' acqua crea al frangersi con l' orizzonte.
Hanno idolatrato Testino (che, per carità, sarà molto bravo) per le foto a Kate e William e poi guardandole attentamente si stentano a riconoscere i soggetti tanto sono ritoccate. Non c' è naturalezza nei loro gesti, non c' è felicità per l' imminente matrimonio nei loro occhi. E la stessa cosa è successa, sempre per sua mano, a Kristen Stewart per Vogue America Feb 2011. Ritocchi impietosi.
Su Vogue.it hanno proposto il backstage del servizio di Francesco Carrozzini presente su Vogue Italia di Febbraio osannandolo ma io in quelle foto ho visto solo sguardi cupi. Mi hanno messo addosso ansia, sono claustrofobiche tanto sono nere.
Sono stati sacrificati abiti possibilmente straordinari dai colori possibilmente sublimi e modelle dagli occhi possibilmente di ghiaccio e -ancora- luoghi che possibilmente non hanno nulla da invidiare al Paradiso in favore di una fotografia in bianco e nero che ne ha rubato l' anima, l' essenza.
Eppure, guardando il video girato durante il lavoro di fotografia ho visto uno splendido sole, lo scintillio dell' acqua e il sorriso negli occhi delle modelle.
Allora, mi chiedo, dov' è la bravura del fotografo se tutto questo poi nelle foto si è trasformato nell' esatto contrario?
La fotografia, che sia di moda o di nudo, che immortali un paesaggio o i miei nonni durante il taglio della torta al loro 55° anniversario di matrimonio ha il potere di trasmettere emozioni straordinarie quando l' uomo non decide di metterci del suo.
L' uomo deve solo premere il grilletto e lasciare che quel momento, quel soggetto, rimanga com' è per sempre.
Perché gli occhi sono la porta dell' anima e guardare la foto del tuo primo compleanno, sdentata e con la faccia coperta di panna, inevitabilmente, ti farà sorridere.

Fotograficamente vostra, R.

Questa è la canzone che voglio dedicarvi oggi.

martedì 8 febbraio 2011

Mary Katrantzou: la mia regina di primavera.

Ci sono state due giornate di sole e tutti gridano alla primavera!
Perfino Guendalina Canessa anche se in una lingua diversa da quella nazionale!
Inutile dirlo, anche io spero che arrivi presto!
Ho voglia di giacche leggere ed aperitivi di fronte i faraglioni di Acitrezza, di maglioncini di cotone (che comunque porto tutto l' anno!) e foulard colorati a mò di fascia tra i capelli.
Voglio il calore sulla pelle e i capelli schiariti dal primo sole caldo.
E andar per negozi in cerca di costumi nuovi in attesa di una nuova estate.
La mia regina di primavera per le sfilate Spring/Summer 2011 è sicuramente Mary Katrantzou!


Questa giovane stilista greca ha partorito una collezione colorata ed originalissima senza mai scadere nel volgare e nell' immettibile.
I suoi pezzi rimangono in mente e fanno sorridere, ideali per una serata in discoteca sotto le stelle come per una cena formale al chiaro di luna.


Nata nel 1983 da madre interior designer e padre venditore di tessuti. Dopo essersi formata alla Rhode Island School of Design e successivamente alla Central St. Martins, vince per 3 volte la New Generation sponsorship del British Fashion Council.


La semplicità delle linee dei suoi abiti le ha permesso di spaziare tra le stampe più irriverenti e i colori vivaci che devono caratterizzare le collezioni S/S.
Pur essendo un' amante del nero e del bianco, del classico e del certo questa stilista mi mette addosso la voglia di osare, di rotolarmi tra le tinte.
E' riuscita in un mix eccezionale come pochi avrebbero saputo fare, ha creato una collezione spiritosa ma elegante, originale ma non pacchiana!



Coloratamente vostra, R.
La canzone che voglio dedicarvi è assolutamente questa!
La ripasso in occasione del loro prossimo concerto al quale, per nulla al mondo, mancherò!

venerdì 4 febbraio 2011

Facebook e la privacy.


Da un paio di giorni sono cambiate (ancora!) le impostazioni di Facebook per la privacy dei suoi utenti.
Non mi chiedete di entrare nello specifico perché non so di preciso cosa sia successo e cosa si debba fare per poter ancora commentare le fan page, gli stati altrui e via dicendo.
Quello su cui io mi vorrei soffermare sono i messaggini simpatici che ti manda FB per proteggere la tua privacy e quella dei tuoi amici.

"Ricorda di risistemare le impostazioni sulla privacy del tuo account!"
"Facebook ti protegge da eventuali attacchi indesiderati"
"Non permettere a tutti di vedere le tue foto"

E altre boiate del genere che non so se mi fanno più ridere o deprimermi.
I concetti Facebook e Privacy sono tesi e antitesi, bianco e nero, cotto e mangiato, lo Yin e lo Yang insomma! Come potete mettermi queste due parole nella stessa frase e non essere presi per scemi?
Ma allora, se non per far sapere i fattacci miei al mondo e farmi i fattacci degli altri, perché diavolo mi dovrei iscrivere a Facebook?
E, di grazia, quel nerd di Mark Zuccone non ha forse inventato questa multimilionaria stronzata per farsi i cavoli amari di quella (scema) che l' ha mollato?
Che senso ha iscriversi a FB e poi tenere foto private che puoi vedere soltanto tu perché tra i tuoi amici hai mamma, papà, nonna e zio e non vuoi svelargli che quello che loro credono un santo prossimo al paradiso è il realtà il figlio segreto di Ozzy Osbourne?
A che serve registrarsi al sito amico se poi sulla tua bacheca nessuno può spammarti le cazzate che scrive sul suo blog?
Perché allora dovresti essere uno degli otto milioni di miliardi (si, più della popolazione globale perché -ammettetelo- alcuni di voi hanno fino a 18 profili) di rincretiniti che passano la giornata sul FB e poi nessuno si può fare i fatti tuoi?
Interi drammi si sono consumati sulle pagine di FB, tradimenti meschini e sfrontati sono stati fatti e stragi sono state commesse in seguito ad una semplice foto pubblicata, amicizie sono finite e amori sono sbocciati, rivolte sono state compiute e personaggi nuovi sono stati creati grazie al passaparola che -ovviamente- non sa nemmeno che cosa vuol dire la parola Privacy!!!
Facebook è un cortile, un passaparola, un luogo in cui scambiare opinioni e se io volontariamente pubblico le foto del mio ultimo viaggio a Timbuctù con Timon e Pumba è semplicemente perché voglio che gli altri le vedano se no non avrei motivo di ravanarmi le bambole in attesa di una notifica, in attesa di una visita.
Se io volontariamente divento fan di una pagina è ovvio che voglio poter commentare una foto o uno stato! Non divento fan di Robilandia solo perché me l' ha chiesto il cielo!!!
Di grazia, Facebook, sito amico e compagno di lunghe giornate, non mandarmi più messaggini su come proteggere la mia privacy perché l' unico modo per proteggerla è NON ISCRIVERSI AFFATTO!!

Ma quattro anni fa, prima dell' avvento della FB-mania in Italia, che diavolo facevamo tutto il giorno????

Privatamente vostra, R.

Visto che siamo in tema vi ricordo di chiedere l' amicizia a Robilandia!!!

mercoledì 2 febbraio 2011

La rivincita dei pantaloni!


Che siano in cotone o in denim, in seta o in lana pesante.
Che siano short o lungo, che sia a zampa o skinny i pantaloni hanno conquistato prepotentemente l' armadio di ogni donna e fanno da padrone ad ogni loro outfits.
Chi l' ha detto che per essere sexy bisogna mostrare le gambe?
Chi l' ha detto che solo le gonne ci rendono femminili?
Chi ha osato dire che un completo in pantalone non può essere elegante?


Il pantalone nero è un passe-par-tout per ogni occasione: un drink con gli amici abbinato ad un semplice dolcevita e ad una importante collana con le pietre colorate; una cena di lavoro insieme ad una giacca di seta; ad una serata in discoteca con le amiche impreziosito da un bustier provocante.



Il jeans è diventato, negli anni, il migliore amico di ognuno di noi: con una felpa e le sneakers per portare fuori il cane o abbinato ad uno stivale dalla rigorosa suola piatta e ad una mantella color cammello per un giro di shopping veloce.
Con una camicia bianca e una giacca modello Chanel per una giornata di lavoro o con una camicia quadrettata e una canotta per una domenica fuori porta.


E voi? Che pantalone siete?
Coprite le vostre gambe e non abbiate paura di accavallarle!

Pantalonamente vostra, R.

E' da un pò che non ci ascoltiamo qualche bella canzone, ecco quella di oggi!