venerdì 28 settembre 2012

Il problema Christian Grey.


Il serissimo problema Christian Grey, vorrei specificare.
Eh si perché, e chi ha letto la trilogia 50 sfumature di... ('sto cazzo, vorrei dire io, che poi è più che appropriato) capirà il perché del mio post.
Andiamo con ordine. Io ho cominciato la trilogia che ero ancora felicemente fidanzata. Mi trovavo al caldo della Costa Brava; sullo sfondo piatti di paella Valenciana e scintillanti spiagge barcellonesi. Mi doravo tra fustacchioni e il mio ex (che però dice che stiamo ancora insieme, ma questa è un' altra storia....) ma nei miei pensieri c' era solo lui: Christian Grey. E come poteva essere altrimenti? Perfino il mio ex me l' ha ribadito questa mattina.
Christian Grey è quanto di più vicino alla perfezione esista. Chi ha letto i romanzi non può che concordare.
La prima cosa che un po' tutte abbiamo notato è che è instancabile. A tutti gli uomini piace il sesso e, diciamocelo, quando hanno bisogno di svuotare i sacchetti biologici andrebbero anche con uno scorfano di proporzioni galattiche solo perché ha la vagina. Ma quando i sacchetti sono vuoti ed il signorino soddisfatto, ripongono l' arnese moscio nella biancheria intima (altro che Intimissimi, al massimo mutandazze con l' elastico sformato e anche qualche macchietta) e se ne vanno felici. Christian Grey no. Christian Grey è già pronto a riprendere mentre non ha ancora finito con l' orgasmo precedente. E' sempre pronto. E' nato pronto e morirà così. Il suo gioiellino, non ha solo forme e sembianze pornodivistiche, ma è sempre pronto all' uso. E, di conseguenza, anche tutte le sue partners lo sono; perché nessuno dice no a Christian Grey.
Christian Grey è irresistibile. Ha i capelli perfetti anche sotto la doccia, nemmeno fosse Ridge Forrester, e quando va a correre col cavolo che gli si muovono o si bagnano di sudore. Perché Christian Grey non suda. Ha il fisico scolpito come uno dei protagonisti di Magic Mike (tranne Matt Bomer che non faceva nulla per nascondere che la passerotta gli faceva orrore. E come dargli torto con tutta quella carne al vento). Lui non trasuda testosterone; lui è il testosterone fatto persona.
Ogni femmina non può far altro che cascare nella sua trappola erotica acconsentendo di suggellare patti ai limiti del ridicolo e di prestarsi a pratiche sessuali e non che nemmeno Cicciolina e Nicole Minetti prima di darsi, entrambe, alla politica. Darsi proprio, eh...
Christian Grey è schifosamente ricco. Ma non ricco da borsetta di Chanel a Natale e vacanze estive nel sud della Francia. No. Christian Grey guadagna in un giorno più del prodotto interno lordo annuale della Francia. Lui potrebbe alzarsi una mattina e decidere di conquistarla la Francia solo per impedire a Karl Lagerfeld di sfilare ancora!
Christian Grey è geloso. E, credetemi, non è un difetto. Lui è capace di spaccare il naso a quel disgraziato seduto la in fondo solo perché, alzando casualmente lo sguardo, ha fissato la caviglia della sua donna. Lui sa come fare sentire l' oggetto del suo desiderio il bene più prezioso.
Christian Grey è poetico. Solitamente, quando ricevi un mazzo di fiori, un compleanno si e uno no, dal tuo uomo, nel biglietto trovi le parole in croce reperite nell' ultimo Bacio Perugina scartato. Christian Grey ti cita i grandi della letteratura inglese. Christian Grey, volendo, ti compone una poesia su due piedi partendo dal soggetto 'Le punte spezzate della donna che amo'.
Christian Grey è protettivo. Lui assolda il Soldato Rayan (se alla fine lo salvano. Altrimenti un altro.) per starti alle costole perché il pericolo è sempre in agguato.

Christian Grey è tutte queste belle cose e, diciamolo, fortunata chi se lo prende.
Quando io e il mio ex ci siamo lasciati tutti quanti, compreso lui, mi continuavano a dire che la fine della nostra storia era da attribuire a questo romanzo. La mia estetista; mia cugina Claudia; mia Mamma... Ci scherzavano su chiedendomi se avessi perso la testa dall' oggi al domani credendo di poter trovar un sosia del nostro beneamato.
Ora, e ve lo dico con tutto il cuore, se io trovassi uno come Christian Grey con il cavolo che me lo lascerei scappare (non sono mica cretina) ma sono ben conscia che un tipo così non esiste se non nei romanzi.
Questo romanzo -che può piacere, come è successo a me, o no- ha sdoganato la figura del principe azzurro un po' pericoloso con quell' aspetto nascosto e tormentato che risveglierebbe l' animo crocerossino della più cinica. Ed è vero che io, se potessi disegnare i tratti del mio uomo ideale, li farei ad immagine e somiglianza di Christian Grey ma è anche vero che l' amore è un' altra cosa. Che poi ve l' avevo già detto qui, o no?
Quindi ecco svelato il Problema Christian Grey. Non paragonate i vostri uomini a Christian Grey. Al massimo sognatelo la notte mentre il vostro uomo vi russa beatamente accanto con il pigiamone sporco di Nutella della colazione passata.

P.S. Io l' ho sempre detto che le donne hanno bisogno di due uomini: un Jamaicano in camera da letto e un gay al tavolo della cucina. Potete negarlo?

Robi.

lunedì 24 settembre 2012

One way or another. Chapter 7




Le sue mani scivolavano sulla stoffa pesante del maglione mentre mi stringeva. Accarezzavano, su e giù, ritmicamente, le trecce di lana color cioccolato. Era il nostro primo Natale insieme. Io gli avevo regalato un quarantacinque giri dei Beatles rarissimo, che avevo trovato in un negozio d’ antiquariato on line, che l’ aveva letteralmente mandato in brodo di giuggiole. 
‘E’ stupendo Leni, l’ ho cercato in lungo e in largo. La mia collezione è quasi ultimata!’ disse lui, felice come un bambino, quando aprì il pacchetto. 
Mi abbracciò forte, stritolandomi. Quell’ anno avevamo affittato una piccola baita in montagna per poter passare le vacanze insieme. Volevamo trascorrere quelle vacanze senza misurarne il tempo. I primi mesi di università ci avevano completamente assorbito: Ettore era nato per diventare architetto e viveva per quello che studiava. La sua mano ferma era capace di tracciare linee perfette, che in un solo istante si trasformavano in piccoli capolavori architettonici. Milioni di volte l’ avevo fissato disegnare la nostra vita: la nostra casa, che doveva essere a tre piani con la piscina sul retro; la chiesa in cui si sarebbe svolto il nostro matrimonio, con quelle guglie e quello stile un po’ gotico e un po’ romantico; perfino l’ hotel in cui avremmo soggiornato per il nostro venticinquesimo anniversario di matrimonio. La matita scivolava lenta e ferma sul foglio mentre le nostre teste disegnavano un futuro dettato dal cuore. Nei suoi disegni tutto era possibile.  Quando si hanno vent’ anni tutto sembra possibile: basta disegnarlo su un foglio bianco per far si che si realizzi.

domenica 16 settembre 2012

E poi ci sono io, che sotto la Shower mi lavo i capelli.




Dato che adesso sono single, e non posso più passare le mie serate spaparanzata sul divano a godere di commediole romantiche e scorpacciate di carboidrati, è arrivato il momento della Fashion Shower pure per me. E che ve lo dico a fà? Come m' ha detto la dietologa ieri pomeriggio, è ora di rimettersi sulla piazza.
Meno male che Santa Anna Dello Russo, quell' essere scheletrico, anello mancante tra la donna e Vladimir Luxuria, ha pensato bene di illuminarci con un decalogo sul Fashion in occasione della prossima uscita della sua sfavillante linea di accessori in collaborazione con H&M.
Prima di analizzare con voi i dieci insegnamenti lasciati dalla Annina nostra ai posteri, vorrei sapere se qualcuno di voi conosce il suo spacciatore. E' importante conoscere il suo nome così da evitarlo con abbondante saggezza prima di incappare nella roba tagliata male, veramente male consentitemelo, di cui si fa la Dello Russo e finire su Youtube vestite da Pretty Woman. 

mercoledì 12 settembre 2012

One Way Or Another. Chapter 6



'Io credo che sia troppo' dico. Un moto di insoddisfazione mi sale dalla pancia fino alla punta dei capelli. Giorgio è via da tre giorni e i preparativi del matrimonio stanno mettendo a dura prova la mia resistenza. 
'Tesoro, non ti piace il posto?' mi chiede mia suocera con una punta di indignazione malcelata nella voce. 
'No, non è questo, il posto è stupendo. E' solo che...' 
Vengo bruscamente interrotta. 
'Eh si. E' proprio stupendo e non sai quante pedine ho dovuto muovere sulla scacchiera delle mie conoscenze per farvi avere il giardino d' inverno all' ultimo piano. Avete insistito per sposarvi in ottobre, e non in agosto o settembre come vi avevo caldamente consigliato, e dovete mettere in conto il tempo incerto. Potrebbe addirittura piovere a dirotto!' commenta lei come se fosse la peggiore delle tragedie che si potrebbe abbattere sull' umanità. 
'Già, potrebbe'

martedì 11 settembre 2012

Io ci sarò. Illuminazioni di una notte insonne.



Sapete, io adesso posso spiegarvi l' amore.
Credete che sia pazza?
Credete che quello che sto per scrivere sia una follia?
Beh, vi sbagliate e di grosso anche.
Seguite il mio ragionamento...

Il concetto è più semplice di quanto ognuno di voi possa credere: l' amore è esserci. 
La promessa più importante che dovete fare a quel pazzo che decide di dividere il suo spazio con voi è quella di esserci. Sempre. Non servono frasi come 'Ti amerò per sempre' oppure 'La nostra storia non finirà mai'. Quello che dovete dire è 'Ovunque la vita e questa storia ci porterà, io ci sarò. Sarò al tuo fianco'.
Perché l' amore è eterno finché dura ma la lealtà nei confronti di qualcuno è sacra. Quanti combattenti sono morti per lealtà al loro re? E quante donne hanno attraversato la trincea -con tanto di tuta mimetica che, consentitemelo, non sta bene proprio a nessuna. Quel verde smorto... Quelle macchie...- solo per essere vicine all' uomo che amano?
Ci saranno giorni difficili, quella famosa cattiva sorte di cui sentiamo millantare dai preti ai matrimoni, e in quei momenti magari il nostro amore sarà meno forte ma se ne vale la pena noi donne siamo in grado di metterci una corazza e buttarci nel fuoco.
Chi ha accanto una donna a supportarlo è fortunato. Perché noi donne siamo fatte di ferro. 
Noi abbiamo le palle di sorridere anche quando intorno a noi scorrono solo lacrime. 
Siamo capaci di aprire le braccia e riparare i nostri figli e i nostri uomini dalle tempeste delle vita.
Possiamo fare e pensare contemporaneamente più e più cose.
Il nostro 'Andrà tutto bene' è credibile anche quando noi siamo le prime a prospettare una tempesta.
Sappiamo usare il sesso a nostro favore anche in quelle sere in cui la nostra vagina non ne vuol sentire.
Noi abbiamo la capacità di esserci. Nonostante tutto. Ferme e salde.
E facciamo tutto questo con le unghie laccate, i capelli in ordine e il tacco dodici.

E sapete quale sarà la più grande ricompensa per questo sporco lavoro? L' uomo che ami che ti guarda negli occhi e ti sussurra 'Meno male che ci sei ancora; meno male che ci sei tu'. 

Con amore, Robi.



lunedì 10 settembre 2012

Quella che non sei...


Le persone credono che alla fine si tratti semplicemente di ruoli. Quello che siamo, quello che vorremmo essere, quello che non saremo mai... Ma è il "per chi" il vero problema. È il "per chi" che mi frega. E allora quello che sono, quello che vorrei essere e quello che non sarò mai, diventano quello che sono per te, quello che vorrei essere per te e quello che non sarò mai per te. 

Chi crede di avere sempre tutto sotto controllo pecca di presunzione, perché non si può decidere da soli, non è così che funziona. Non sarebbe giusto. Ed il crederlo è un mentire a se stessi. Un mentire giustificato, in fondo, perché fa male mettersi nelle mani di chi, da un momento all'altro, può portarvi dal paradiso all'inferno. 

Fa male, sì, mettere da parte il proprio orgoglio, ma avere a che fare con l'orgoglio dell'amore, quello che ci rende allo stesso tempo unici e distrutti come tutti gli altri, è tutta un'altra storia.
(S&TC)


Quanto è sottile la linea di demarcazione tra quello che siamo e quello che gli altri percepiscono? Quanto c'è di vero negli atteggiamenti di ognuno di noi? Quanto corrispondono a realtà?
Nel mio caso non è una linea sottile. Nel mio caso un muro in mattoni e cemento armato divide ciò che sono da quello che gli altri percepiscono.
La percezione di me è sfalsata di alcuni passi.
Mi puoi vedere nascosta dietro un sorriso di circostanza mentre dentro di me si sta consumando una tragedia greca. E mi vedrai con i capelli in ordine e il trucco perfetto quando in me ci sarà una donna talmente stanca, con i capelli sporchi legati in una crocchia spettinata.
Noterai di me la borsa da mille euro e i jeans alla moda; le scarpe dalla suola rossa e i braccialetti di Tiffany pensando che per me valgano più di quello che sono in realtà: fronzoli. Ninnoli senza cuore che servono solo ad abbellire l' aspetto esterno. Roba di poco valore.
E vedrai le mie unghie laccate di gel pensando che non mi piace sporcarmi le mani, che delego, che non mi abbasso. E sbaglierai pensando questo perché, di solito, non mi sporco solo le mani senza curarmi delle unghie. Di solito mi immergo nella merda fino ai gomiti, se è necessario.
Penserai che io sia fredda, distaccata, anaffettiva, riluttante al contatto fisico. E lo crederai perché me ne sto in disparte. Perché non do confidenza subito. Perché rifletto troppo a lungo prima di buttarmi nelle cose. Ma lo faccio per timidezza ed insicurezza. E lo faccio perché ho il terrore di scottarmi: sono le persone a cui dai di più che alla fine ti feriscono, ti fanno a pezzi e oltrepassano i tuoi resti senza voltarsi indietro.
Crederai che io sia viziata, disonesta, pronta a tutto per ottenere ciò che voglio e scambierai la mia voglia di arrivare agli obbiettivi che mi sono prefissata per prepotenza e arroganza.
Mi crederai stupida. Ignorante. Inetta. Ed invece io sarò leggera solo per paura. Ti attaccherò più forte solo per non dovermi scoprire troppo, per non doverti mostrare il lato fragile di me: quello con cui puoi distruggermi.
Ti farò antipatia e mi odierai. Crederai che sono un' ochetta infantile e cattivella. Una superficiale stupidotta. E ti perderai il meglio.
Perché in ognuno di noi c'è sempre un meglio. E vale la pena di darsi la possibilità di scoprirlo. Quindi non fermatevi mai alle apparenze, grattate la crosta e arrivate al cuore delle persone. Se siete fortunati potrete scoprire un mondo meraviglioso anche se, bisogna essere realisti, può anche succedere che sotto la buccia luccicante ci sia un cuore di merda. E li, davvero, sono cazzi.

Robi. 


P.S.: Il prossimo capitolo della RobiFiction è vicino. Lo giuro. Ho solo avuto un tantinello di pensieri negativi qui e li che non mi hanno permesso di scrivere lucidamente. Ma ne stiamo uscendo. A poco a poco.


domenica 9 settembre 2012

Cosa è successo dopo?



Dopo la rottura:

-Mi sono tagliata e colorata i capelli
Immagino che questo sia un passo obbligatorio. Non ho ancora deciso se questo biondo scuro/nocciola sia il colore definitivo ma il cambiamento fa bene. Avete visto?

-Ho programmato viaggi. 
Ho in cantiere una visitina alla mia adorata coinquilina del primo anno di università che abita fuori Napoli, città che tra l' altro non ho mai visto, e una entusiasmante crociera nel Mar Rosso, che tocca città come Gerusalemme e Petra che ho sempre desiderato vedere, con la mia migliore amica. 

-Ho tinto le unghie di rosso.
Sembra una sciocchezza ma bisogna contornarsi di colori positivi. E il rosso è sicurametne uno di quelli. 

-Ho perso altri tre kg
Che, sommati ai precedenti, siamo già a meno 11,5 da quando ho iniziato la dieta. Perdere peso mi fa acquistare sicurezza e quando si è sicuri di se stessi si è più belli. 

-Ho maturato certezze. 
So che cinque anni sono difficili da dimenticare ma sono arrivata alla conclusione che tornare indietro, per quanto possa o meno valerne la pena, non è una soluzione accettabile. La cosa che mi spaventa di più è il pensiero che tutto questo possa accadere ancora. I giorni d' incertezza nell' attesa di un segno che ci fosse ancora speranza e le notti insonni fatte di congetture e brutti pensieri. Il peso schiacciante sul cuore e quei momenti di sconforto fatti di lacrime a diluvio. 
Avrei bisogno di certezze e stabilità e sono certa che alla fine mi odierei per le richieste assurde che la mancanza di fiducia mi porterebbe a fare. Per quanto l' amore in una coppia sia essenziale, c'è tutto un contorno di cui devo tenere conto. C'è un angolino nel mio cuore che spera di poterci riuscire ma la verità è che bisogna essere realisti e, sopratutto, onesti con se stessi: se in queste settimane lui non ha sentito il bisogno impellente di dimostrarmi che, nonostante il momento fosse difficile e di confusione, mi ama e che mi vuole non vedo una luce alla fine di questo tunnel. 

-Ho ripreso ad uscire.
In quel modo che non facevo da anni ed anni. In quel modo spenzierato senza l' orologio al polso e una meta prefissata. Ho ascoltato musica mentre la strada mi scorreva sotto i piedi e ho assecondato i miei desideri senza riflettere. Mi sono sentita libera e, giorno dopo giorno, la ferita bruciava di meno. Per quanto tutto fosse doloroso come spade nel torace, ho ripreso a respirare. E, credetemi, l' aria è fondamentale per sopravvivere. 
Adesso piango di meno. A poco a poco non piangerò più e, poi, quando il momento sarà esattamente quello giusto, sorriderò di nuovo a qualcun altro. 

-I segni sulla pelle fanno ancora male. 
Ma ne sto uscendo. Il segno bianco sulla mano abbronzatissima della vera che tenevo all' anulare sinistro, pegno del suo amore, è ancora definito e ben visibile. Ligabue diceva che non è la botta a fare male quanto il livido e vedermi il dito spoglio dopo tanti anni mi provoca sempre uno strano senso di soffocamento. L' ho sostituito con un altro anello nell' attesa che il segno sparisca e faccia meno male. 

P.S. Io non so davvero come ringraziare ognuno di voi. Le vostre parole, le vostre confidenze, il vostro dimostrarmi di essere vicino sono stati meravigliosi. I vostri commenti e le numerose mails che mi avete inviato mi hanno commosso come non mi succedeva da anni. Per quanto scorprirmi e mostrarmi fragile è stato un passo difficile, non sono pentita di avervi raccontato quello che mi è successo.

Con affetto, Robi

lunedì 3 settembre 2012

In bianco e nero: cose che Robi non avrebbe detto mai.

Non sono solita esternare quello che mi succede. Sono una persona fondamentalmente molto riservata. Mi piace marcare il territorio e alzare muri intorno al mio spazio. Detesto mostrarmi fragile, con il volto rigato di lacrime. Mi piace scrivere la mia storia senza dare la possibilità di leggerla. Ma quando ho deciso di aprire questo blog ho acconsentito anche a chi non fa parte del mio gregge recintato di sapere qualcosa di me. Di sapere cosa penso. Cosa voglio. Cosa sogno. Ma, a quanto pare, bisogna essere onesti per essere rispettati ed è per questo che voglio esserlo con voi. Con tutti voi ma sopratutto con chiunque abbia voglia di sapere. Perché la vita, purtroppo, non è fatta solo di borsette firmate e viaggi intorno al mondo. Non è fatta solo di chiacchiere con le amiche scoprendo questo o quell' aneddoto. Non è fatta di solo shopping. 

Non è solo rosa. 
La maggior parte del tempo è color merda

Se non ve ne sbatte una minchia non è che mi offendo, eh.