mercoledì 29 giugno 2011

Fashion News!

Ho scovato, dopo ore ed ore in una sala d' attesa, alcuni interessanti orpelli d' utilità ai limiti dell' indispensabile che figurano adesso nella mia wish list.
Andiamo con ordine!
Prime su tutte le Footzyrolls: le ballerine arrotolabili da tenere sempre nella borsa! Sono l' ideale per ritornare ad un' altezza normale dopo una nottata di bagordi, per guidare quando le scarpe che abbiamo ai piedi non sono proprio quelle che sceglierebbe un pilota o -semplicemente- per comodità! Costano 24,90 euro e sul sito potete trovare tutti i rivenditori e le varianti di colore! Esistono anche le infradito arrotolabili, ma questa è un' altra storia...



Un' invenzione che meriterebbe il Nobel e che -per questo- è entrata nella mia lista dei desideri sono i copri scarpe Shuella! Si chiamano SHUELLA... Your shoe Umbrella e sono dei pratici stivaletti impermeabili utili a non rovinare calzature e pedicure in caso di acquazzone improvviso. Esistono in diversi colori e in sette misure. Se solo l'avessi scoperti prima le mie bellissime scarpe di seta color champagne fatte a mano non avrebbero delle dannatissime macchioline nere e indelebili! Damn! "Non permettere più che la pioggia rovini le tue scarpe" dice la confezione ed io ho compreso che è il cielo che mi parla. Costo? 49,90 euro.


Passiamo oltre! Ultima fissa borsaiola è per Roberta di Camerino. Non avevo mai prestato particolare attenzione a questo brand ma ho dovuto ricredermi e adesso le desidero TUTTE!


Se vi dico "braccialetto Tiffany" a cosa pensate? Esatto: al polso di ogni ragazza del globo! Ma c' è qualcuno che ha voluto darne una chiave ironica. Si chiama OPS! Love... ed è una rivisitazione divertente del celebre braccialetto (Io ne ho già comprati tre: il primo l' ho perso, il secondo me l' hanno rubato e il terzo l' ho agognato finché quell' anima buona del mio fidanzato me l' ha ricomprato!) in dieci colori allegri ed estivi! Io lo volevo verde (Davvero? Quale novità!) ma essendo che non esiste lo prenderò celeste Tiffany!
Lo potete acquistare online QUI al prezzo di 36 euro!


Ultima, ma non meno importante, news riguarda la casa di gioielleria Salvini. Come hanno fatto già in precedenza Damiani, Bvlgari e tante altre case che vendono lusso, anche Salvini si da al low cost presentando una linea in argento e madre perla che riprende i celebri "Segni". Io cuocio già in un brodo di giuggiole da quando ne sono venuta a conoscenza e desidero la parure con le farfalle! La collezione si chiama "En plein air" (si, come gli impressionisti, ma questa la trovate in gioielleria e non al Museo D' Orsay) e i prezzi sono a partire da 198 euro.



Fashionewsamente vostra, R.

Sala d' attesa.


Per la prima volta, nella mia vita, sono stata in quella terra di mezzo in cui non si può far altro che aspettare. La sala d' attesa a metà tra la vita e quello che ci aspetta dopo. Per un fortunato scherzo del destino una delle persone più care che ho a questo mondo ha scoperto una piccola bomba ad orologeria che poteva esplodere da un momento all' altro. Ma non era ancora giunta la sua ora e io lo sapevo. Lo sapevo perché sapevo di non poter ancora fare a meno di lei. E allora, egoisticamente, ho atteso e ho pregato. Ho atteso che sulla sua strada arrivasse l' artificiere competente che disinnescasse la bomba, che mettesse in salvo la sua vita. Ho atteso e ho pregato perché avvenisse e così è stato. Mentre aspettavo ho cercato di immaginare il peggio ma il mio cervello è talmente auto-conservativo che non me l' ha permesso. Mi ha chiesto gentilmente, il mio cervello, di pensare a qualcosa d' altro affinché io potessi attendere la buona notizia con relativa serenità.
Robilandia torna con la consapevolezza che la vita le ha regalato il tempo e con la certezza assoluta che -lassù- qualcuno le vuole molto bene.

R.

giovedì 23 giugno 2011

La vuoi una banana Miuccia?



E' estate e quindi bisogna farsi coraggio, mostrare le gambe e dare un occhio alle collezioni estive dei big della moda e cercare di prendere spunto.
Ah ah ah. Bella bananata.
Quest' estate -è ormai alquanto evidente- il mood carnevalesco ha preso il sopravvento sulla razionalità e dopo l' angosciante momento di Color Block che ci siamo dovuti sorbire è il momento della frutta. Ma non di frutta qualsiasi: nessuna mela avvelenata, nessuna pera oblunga, nessuna fragola succosa e ross' intensa! No, niente di tutto questo! Sarà -secondo la Miuccia Prada nazionale- lui, l' unico frutto dell' ammoorre il vero protagonista dei nostri caldi giorni: la BANANA. Ora, mi chiedo io, ma si può?
Davvero c' è gente che -a meno che non ci si trovi a Rio durante il Carnevale- si metterebbe queste oscenità per andare in giro?
Miuccia, gioia della mia vita, perché?
Jesus, Joseph and Mary che vi sta prendendo a tutti quanti? Mi gira la testa...
Che poi, diciamocelo, ci vuole coraggio anche a metterci la firma su questi pezzi di stoffa bananizzati. Io posso decidere di non spendere mille mila euri e di non comprare la camicia del marinaio proveniente dal Brasile nero trasportante BANANE ma tu, Miu Miuccia che non sei altro, ci hai messo la faccia. All' indomani della sfilata tutti ti hanno osannato come "La Donna Delle BANANE". Non dev' essere bello, ma non dire poi che non te la sei cercata...
I miei occhi chiedono pietà, le mie retine supplicano le coscienze altrui affinché non vengano più barbaramente ferite da scempi di questo genere.
Basta, ve ne preghiamo, io e le mie retine.
Wake me up when september ends, svegliatemi quando questa maledetta estate colorata all' inverosimile sarà finita. Avrò bisogno di una iniezione di TOTAL BLACK l' inverno prossimo che in confronto un funerale sarà più allegro!

Bananamente vostra, R.

Notate bene che non ho detto nulla sulle scimmiette, è davvero troppo.

Che altro c' è da scrivere?


Sono amareggiata. Non ho cosa scrivere perché in questo momento sto scrivendo altro. Mi piace scrivere, davvero, e quando mi chiesero perché -in più di un anno- non avevo scritto nemmeno cento post mi vennero le palpitazioni. Ma non posso scrivere ad minchiam, non posso e basta. Se no diventerei come la Ferragni e io non voglio! Dio, se non voglio...
Comunque adesso sono qui, scrivo, scrivo a caso quello che mi viene in mente così viene fuori un bel post e tanti cari saluti.
Il notizione che ha sconvolto gli animi anche dei monaci zen che più monaci zen non si può è che quel gay maturato e caduto dall' albero di George Clooney e uno dei vanti dell' Italia che ti fa pentire di essere italiano Elisabettola Canalis si sono lasciati! In ogni caso non è che ce ne freghi una cippa in più di quando si sono messi assieme ma comunque adesso abbiamo qualcosa di cui sberleggiare dal parrucchiere e Amen. A onor del vero, però, voglio fare i complimenti e i miei più sentiti omaggi ad Elisabetta: è riuscita ad accalappiarsi uno degli scapoli più ambiti del mondo al quale le femmine nemmeno piacciono! Suvvia, non siate li a disperarvi, a mettervi in tiro "che ora Giorg è libero e magari mi si piglia!" a meno che non siete pene-muniti che se no manco vi guarda. Ma questa è un' altra faccenda.

Secondo dato di rilevante importanza: sono passati quasi quindici giorni dal mio ventitre... vabbé non stiamo li a sottolineare date e numeri che non importa a nessuno, diciamo solo dal mio compleanno e chiudiamo la questione numerica, e io non ho ancora comprato una beneamata mazza con il gruzzoletto guadagnato.
Non ho avuto moltissimo tempo perché, a quanto ne pensa mia madre, darsi gli esami all' università è più importante che appagare l' ego del portafogli pieno spendendo fino all' ultimo centesimo che nonna m' ha dato in borse! Bah, chi le capisce le signore d' oggi!
Madre questo è un appello accorato: se poi dopo la laurea non trovo lavoro e non divento ricca come tu millanti da anni ormai con il cavolo che me ne vado di casa. No, bella, io resto a mangiare a spese tue! Sappilo, madre millantatrice si sogni ricchi e frivoli!
Meno male che, in coincidenza con la fine della sessione estiva, iniziano i saldi e Dio non voglia che risparmierò un solo euro per il futuro. No, mai sia!

Volevo risparmiarvi (invece degli euri) i miei commenti sulla settimana della moda maschile perché come vi ho già detto qui per me non esiste ma -sfortunatamente- stanotte non avevo sonno e mi sono guardata alcune sfilate che il sonno me l' hanno fatto passare per sempre a causa di incubi disumani.
Il colpo di grazia me l' hanno dato il signor Dolce e il signor Gabbana.
Perché, vi chiedo, perché fate questo signor Dolce e signor Gabbana?
Io ringrazio il Signore ogni sera per avermi mandato un fidanzato che si veste solo di blu, manco fosse un marinaretto, e che non concepisce nessun altro colore e nessun altra fantasia oltre la tinta unita!
Certo che poi il signor Giorgio Armani va in passerella e s' incavola! Grida ai quattro venti di smetterla di presentare collezioni ridicole che manco Bryanboy nei suoi momenti di minima lucidità! Bravo signor Giorgio Armani diccelo tu, dillo, a voce alta! (scusate l' off topic del video, ma quando sento la parola "Dillo" mi torna in mentre Twilight e Amen 2).

Che altro c' è da dire? Sabato prossimo ho prenotato lo Shatush e vedremo che ne esce, non ho comprato nemmeno un costume nuovo tanto vado al mare sulla barca e ci sono i miei, le mie sorelle e il mio fidanzato ai quali non importa una mazza di quello che mi metto addosso, le zanzare mi stanno mangiando viva ("Robi i cani mordono, le zanzare pungono" puntualizzerebbe mio padre), a fine luglio vado un paio di giorni a Roma che c' ho na voja di Capitale che non ne avete idea ed il mio santo fidanzato mi ha accontentato, c' ho pure voglia di granita al cioccolato con la panna ma in questo non mi ha accontentato nessuno visto che sono tutti al mare tranne me: MALEDETTI!

Bah, okkey, basta! A presto!

Scrivemente vostra, R.

giovedì 16 giugno 2011

L' impresa eccezionale è essere normale...


In tutti i campi ormai l' unico dettame che si insegue con la perseveranza di uno stalker è stupire. A tutti i costi.
La voglia di essere notati, osservati, ammirati e idolatrati ha fatto si che la creatività venisse risucchiata da un vortice di stramberie dal quale non è facile uscire. La fame di novità che abbiamo, in un mondo che ormai ci ha dato tutto, ha creato una spirale di cattivo gusto che continua a girare risucchiandoci, dimenticandosi cosa sia l' eleganza.
E allora si dice genio di Galliano osannando abiti osceni come fossero creature celestiali. Si pensa a Lady Gaga come icona di stile. I fashion blogger siedono in prima fila alle sfilate più importanti solo perché hanno il coraggioso ardire di farsi fotografare come fosse Carnevale tutto l' anno.
Abbiamo perso di vista la normalità spinti da una irrefrenabile voglia di cambiamento. Per noia forse? Forse.
Siamo diventati schiavi di un' apparenza forzatamente bizzarra che ci ha reso dei clown pronti ad entrare in scena!
In questo scenario di eccentricità capricciosa la cosa che mi turba di più è la perdita d' eleganza alla quale stiamo andando incontro. E' sempre più raro vedere una donna coperta solo da un tubino in tinta unita, ornata da un filo di perle. Ora tutti vogliono il Color Block, gli accessori stravaganti e le tinte forti! I capelli hanno i colori delle caramelle e persino gli uomini hanno perso la loro identità di lord per incappare in quella di femminucce agghindate a festa!
E tutto questo si riversa nella vita di tutti i giorni: le storie d' amore devono essere passionali, travolgenti, inaspettate. Non ci si accontenta più di una passeggiata ad Acitrezza al chiaro di luna ma ci croggioliamo nelle certezze che ci hanno dato anni e anni di puntate di Sex and the City: aspettiamo il principe azzurro che ci conquisti con una cabina armadio da sogno.
Aspettiamo con ansia quel lieto fine favolesco che -in realtà- della realtà non fa proprio parte, quell' amore ridicolo e totalizzante che non ci permette di pensare ad altro.
La tv porta in scena i tamarri, le serie televisive diventano irreali, specchio di una società inesistente o -quantomeno- inarrivabile e tutto questo perché? Semplicemente perché siamo annoiati, disillusi, scontenti di un mondo che ci ha fatto vedere tutto e troppo presto.
Affrontiamo le giornate normali arrivando alla fine di esse senza apprezzare quello che ci è stato regalato sperando sempre in qualcosa di più.

martedì 14 giugno 2011

Sono TAMARRO e me ne vanto!



Ieri sera, mentre impazzavano i festeggiamenti per il compleanno di mio papà, a causa di una sfortunata serie di coincidenze il televisore del mio soggiorno è stato sintonizzato su Italia Uno. Che c' è di male? Siete li, tutti a chiedervi! Di male c' è che a causa della messa in onda del nuovo reality condotto nientepopòdimenoche da Fiammetta Cicogna (chi? Daiii, quella delle pubblicità della Tim...) la mia notte è stata costellata di plurimi incubi (meno male che la mattina è arrivata prima del previsto visto che alle 5 ero già in aeroporto per accompagnare mia sorella).

Otto disgraziati, quattro donne e quattro uomini, gireranno l' Italia (che Dio ce ne scansi e liberi qualora dovessero incrociare il nostro cammino) per darci la possibilità (ma chi caspita gliel' aveva chiesto?) di scoprire i dettami del tamarro medio, le sue regole, le sue priorità.
Un reality tutto italiano a metà tra Jersey Shore e i peggiori raduni di fashion blogger che ci permetterà di esplorare la materia grigia (si, quale?) del tamarro e di scoprire cosa lo induce ad essere tale.
Quintalate di trucco che non voglio nemmeno pensarci a quante salviettine detergenti servano, scollature vertiginose che lasciavano ben poco all' immaginazione, silicone perfino dove il silicone non dovrebbe esserci, tatuaggi perfino in faccia e abiti (se così possiamo definirli) che non andrebbero bene nemmeno nei peggiori raduni di prostitute di Cuba! Donne sguaiate e svestite che non riescono nemmeno ad esprimersi in un italiano corretto, con aspirazioni quantomeno ridicole (vedi tronista a Uomini & Donne) che non hanno nemmeno una lontana idea di quello che -in realtà- debba dire e fare una donna per ritenersi una signora!


La cosa che mi viene da chiedere è se davvero un programma del genere fosse necessario. Insomma, di tamarri la televisione è piena e basta farsi un giro al centro il sabato sera per imbattersi in certi soggetti che avrebbero davvero bisogno di un rehab di stile. E' davvero necessario sdoganarli sulla tv nazionale, quasi fossero una vera categoria, e mostrarli in prima serata ammettendo -quindi- che siano una parte della società positiva che deve essere palesata?
Io credo fortemente di NO. L' eccesso così palese di svogliatezza e volgarità non è un buon messaggio per le generazioni ancora influenzabili e credo che il trash bisogna combatterlo piuttosto che idolatrarlo.
Lasciatemeli in "cura" un mesetto che ve li rimetto a posto io 'sti qua...
Yooo, fratello....


Tamarramente vostra, come sempre, R.


venerdì 3 giugno 2011

Se la Sozzani ci prende per i fondelli...


Lo so, lo so che siete tutte li a strizzarvi in micro bikini in attesa del primo sole degno di essere definito tale. Posso ben immaginare le carte geografiche che avete fatto delle vostre smagliature e dei buchi da cellulite. Capisco bene che la vostra autostima sia da interporsi tra il meno infinito e l' oltre ma non disperate ci pensa Nostra Signora Franca a tirarci su di morale! Lei, la divina che non ha mai pesato più di 40 kg (Capelli compresi), ci propone un servizio che farebbe invidia ai peggiori giornaletti erotici per volgarità e che ha del surreale in termini di presa per i fondelli (avrei voluto scrivere 'presa per il culo' ma sono una signora, sicché...) sdoganando una fisicità di tutto rispetto!
La donna che alle "Invasioni Barbariche" ha confermato di non aver mai assaggiato un Tiramisù (e, diavolo, se non sai che cosa ti perdi Franca mia!) adesso mi mette in copertina delle signore (indubbiamente bellissime) rotonde, formose, facendole passare per l' ideale di donna che si è sempre ricercato. Eh certo, Bella, però prima proponimele 4789823782 pagine di pubblicità di costumi da bagno con modelle ai limiti dell' umana magrezza! Lascia passare vent' anni e oltre di carriera prima di proporre una copertina che vuole dare un altro segnale forte della vostra attenzione a tutte quelle donne che intendono la bellezza come qualcosa di molto più articolato e genuino rispetto ad una mera questione di taglie (parole di Nostra Signora)!
Che poi, mi chiedo io, se questa è la normalità che senso ha pubblicizzare questa copertina fino a Timbuctù costringendo il piccolo Dini di Vanity Fair a scriverne in ogni piattaforma a sua disposizione?
Io sono dell' idea che sia più credibile che Vogue mi proponga delle donne pelle e ossa con addosso pezzi d' alta moda e gioielli da mille e una notte piuttosto che donne formose ignude! Vogue ha il compito di farci sognare e come tale propone modelli inarrivabili che indossano abiti che mai ci potremo permettere. Ha il compito di guidarci nei meandri di un pianeta favoloso, quello della moda, attraverso delle fotografie eccezionali che ritraggono quello che è la vera essenza del giornale: la creatività degli stilisti! Ma dobbiamo avere chiaro in mente che tutto questo esula dalla normalità: nessuna di noi indossa un Valentino per andare all' università e non ho mai visto mia mamma scegliere Chopard come chincaglieria per andare a lavoro! La normalità che loro fingono di voler proporre non fa parte dello sfavillante e dorato mondo della moda, se no non sarebbe più così sfavillante, così dorato; è una semplice questione di logica!
Che poi sapete qual è la cosa che mi ha fatto ridere di più? E' che abbiano scelto di far posare queste donne in intimo o addirittura senza veli quasi a voler sottolineare che non ci sono abiti, nell' alta moda, adatti a loro. Come se, con il pretesto della copertina a favore, vogliano sottolineare che sono spiacenti ma che non c' è posto per della carne in più dentro un abito di Chanel!

‎"Una bella donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti."
-Seneca-

BellaVeramente vostra, R.