venerdì 30 novembre 2012

Il tradimento.



Il divano in pelle giallo ocra faceva da scenario ai loro corpi avvinghiati. Non c' era malizia nei loro gesti, solo voglia di stare in quel modo: stretti in un abbraccio infinito. Il braccio di Luca era tra i capelli di Lidia, le sue dita si arrotolavano distrattamente a piccole ciocche bionde, poggiato sul suo collo bianco e lineare. Loro non erano un insieme, eppure si completavano e riuscivano a formare un cerchio quasi perfetto. Un cerchio quasi perfetto. Quasi perché, fuori dal loro guscio, loro appartenevano ad insiemi diversi. Lidia aveva Andrea; Luca aveva Giulia e Sofia e Claudia... Ma Luca era Lidia che voleva. La voleva in maniera talmente disperata che la cercava in ogni persona, in ogni cosa. E, se in Giulia aveva visto i suoi occhi, in Sofia aveva ritrovato le sue mani anche se sapeva bene che non avrebbe mai trovato in nessun altra il suo tocco gentile o il suo sguardo profondo come il mare. 
Lidia, al contempo, in Luca vedeva un mondo inesplorato. Era la curiosità di quello che c' era nella sua testa che la spingeva sempre un passo più in la. Un passo dietro l' altro verso quel bacio che lei non si aspettava ma che l' aveva sorpresa così piacevolmente come non le succedeva da secoli. 
Lidia razionalmente voleva Andrea al suo fianco. Andrea era la risposta alle sue preghiere inespresse; era l' uomo con cui aveva immaginato da sempre di stare. Posato, tranquillo, rassicurante, onesto. I passi insieme a lui erano impronte incoraggianti sulla sabbia della vita. Ma da quando Luca era entrato nella sua vita le aveva stravolto il sonno. I suoi sogni erano costellati dai loro baci mai dati; delle loro mani incrociate e dei loro sguardi persi l' uno in quello dell' altra. 
Lidia non sarebbe mai stata di Luca eppure lo era da sempre. Da prima ancora che i loro sguardi si incrociassero in quel bar in cui lei sedeva con le amiche mentre Andrea era a letto. Da prima ancora della loro prima chiacchierata. Da prima ancora di decidere che lui la voleva. 
Lidia ogni mattina si alzava con la fronte imperlata di sudore, avvolta nelle lenzuola umide di desiderio, accanto all' uomo che amava con razionalità disarmante. Lidia ogni mattina si alzava con il cuore gonfio di sensi di colpa per l' ennesimo tradimento che si era consumato nei suoi sogni. 


Cosa ne pensate dei tradimenti con il pensiero?
Quanto vale un bacio sognato e quanto vale un bacio dato?


Robi

martedì 27 novembre 2012

Prima che finisca il mondo...



Prima che finisca il mondo devo:


  1. Conoscere la stylist di Clio e chiederle il perché del male che vuole a quella poveretta. 
  2. Finire il terzo libro di Fabio Volo che sto leggendo e ricordarmi di non prenderne mai più un altro dato che scrive come un idiota. E c'è gente che addirittura lo cita. 
  3. Far capire alla cameriera che il plurale di Camion non è Camii. 
  4. Spiegare a Morfeo che sono anni che rompe il cazzo con i pensieri notturni. Che me li porti in dono la mattina quando di alzarmi proprio non ne voglio. 
  5. Sapere chi è Gossip Girl. 
  6. Sapere chi è A e che minchia di problemi ha con quelle quattro sfigate di Pretty Little Liars. 
  7. Esporre ad Elsa Fornero la mia versione di Choosy. Vediamo poi se piangi. 
  8. Chiedere a Raffaella Carrà se c'è posto 'un po' più in la' quando cadrà il mondo. 
  9. Sapere chi è il padre biologico del pupo di Raffaella Fico. 
  10. Imparare a guidare per onorare la patente che ho da sei anni.
  11. Inventare una batteria per Iphone che duri più di Rocco Siffredi. 
  12. Riuscire a dire Ti voglio bene. Uno di quelli sinceri sinceri che ti fanno bene all' anima. 
  13. Compiere un peccato. Uno di quelli per cui ti mordi le labbra al pensiero di quanto sia eccitante.
  14. Farmi i capelli rosso fuoco. 
  15. Indossare tutti i maglioncini di Zara che possiedo. 
  16. Indossare tutte le scarpe che possiedo.
  17. Dire a Florence Welch che mi ha salvato l' anima. 
  18. Vedere Ligabue dal vivo. E magari farci pure all' amore (non lo dite al mio fidanzato). 
  19. Capire perché ai maschi piace tanto il calcio. 
  20. Lasciarmi abbracciare. Davvero, intendo.
  21. Dire a Simona Ventura di smetterla con il botox e, sopratutto, farle capire che lei di musica ne capisce come una a cui piacciono i One Directions. Io, ad esempio. 
  22. Ragionare sul perché io abbia acquistato così tanti Biker Boots. 
  23. Capire perché tutti postano la foto della loro colazione su Instagram. Cos' ha il pranzo che non vi garba? Perché discriminate la cena? E lo spuntino delle cinque?
  24. Dire meno parolacce. Che scurrile che sono diventata. 


E voi?
Qualcosa di impellente prima della fine?

Robi


lunedì 26 novembre 2012

One way or another. Chapter 10




I suoi occhi chiedono risposte. 
Cosa ha significato questo bacio? 
Che effetto hanno avuto su di me le sue parole?
Che cosa provo? Cosa sento?
Io non so cosa dire. Non c’è nulla da dire: il tempo che è passato non si può cancellare con un bacio. 
A malincuore mi allontano da lui. A fatica le mie mani si staccano dal suo corpo caldo.

martedì 6 novembre 2012

Erano gli anni '50...



Voglio vedere donne con la loro femminilità nei gesti morbidi e gentili, nei sorrisi aggraziati, nelle movenze seducenti ma accennate, dalle parole dolci e decise allo stesso tempo. Dai pensieri originali e nuovi. Vorrei vedere donne indipendenti, non succubi dell’uomo a cui immolano la propria dignità, femmine dai cuori di ghiaccio fuso, compagne e amiche dell’uomo, libere e sincere. Vere.
— Charles Bukowski

“Being married to Michelle, and having these tall, beautiful, strong-willed girls in my house, never allows me to underestimate women.” 
–President Obama





Le unghie laccate di un rosso intenso, e non era fondamentale che fosse Essie.
La vita stretta in un busto allacciato ad arte.
Il seno a punta, merito di un reggiseno quasi ridondante.
I capelli raccolti in boccoli laccati, talmente perfetti da sembrare finti.
Il sorriso smagliante e i denti bianchi e allineati come biglietto da visita.