lunedì 29 giugno 2015

Perché ne vale la pena. #DiarioDiUnaPanza



Secondo l' app, mancano 25 giorni alla nascita della Pupina. Io mi sono lamentata un sacco perché, diciamocelo, la gravidanza non è quel periodo tutto rosa, gridolini ed occhi a cuore che vogliono farci credere. Anzi... Difatti, quando ho cominciato a scrivere il post, l' idea era quella di elencare tutta una serie di disturbi psico-fisici che accompagnano questi nove mesi. Poi la Pupina ha mostrato il suo dissenso e allora abbandoniamoci ad un po' di rosa, gridolini e occhi a cuore. 

Cose per cui ne vale la pena:

-Imparare ad amare. 
E' erroneo dire che sappiamo cosa è l' amore puro fino a che non ci innamoriamo di qualcuno che, fisicamente, non esiste. Immaginate un rapporto in cui sei la sola a parlare e in cambio ricevi calci agli intestini; un rapporto in cui sei tu che ingrassi, che piangi, che cammini come un papero per il bene di qualcun altro. Immaginate di pregare Dio la notte affinché quei 50 cm di personcina sia sana e forte anche a discapito di voi stessi. Immaginate di poter dare la vita, ma davvero, per qualcuno che non avete mai guardato negli occhi.
A parole è difficile spiegare il cambiamento che si avverte non appena il test diventa positivo. L' istinto di protezione che vi porta a mettere una mano sulla pancia se siete in macchina o al sole o in mezzo alla confusione per proteggere vostro figlio.
La frase che le nostre mamme ci hanno ripetuto da sempre 'Quando sarai madre capirai...' è quanto di più vero esista. E il bello è che diventi madre ancora prima di sfornarlo. Assurdo. Bellissimo. 

-Due cuori e una capanna.
O un corpo, in questo caso. Lo immaginate, più o meno, per tre quattro settimane poi si trasforma in un ritmo costante e preciso che esce da un televisore in bianco e nero. Quel momento vi rimarrà dentro per sempre. E' emozionante e spaventoso allo stesso tempo. Vi mette addosso gioia e responsabilità: adesso quel cuoricino dipende da voi. Per quanto razionalmente cerchiate di accettarlo è troppo assurdo avere un altro cuore nelle viscere.

-Il primo calcio.
A me è successo di sentire la Pupina intorno alla 19° settimana. Ero stesa sul divano e lei mi ha fatto Ciao Mamma. Con una capocciata o con un calcio o con un gomitino, non lo so. Ma mi ha detto 'Io ci sono. E' tutto ok, stai facendo un buon lavoro!'. Ed è stato pazzesco. Le ho poggiato una mano sopra e lei ha risposto. Uno scricciolo da mezzo chilo che riesce a rassicurarmi più di tutte le belle parole del mondo. Anche questo è troppo assurdo per accettarlo razionalmente: puoi solo sorridere come una scema.

-La preparazione della valigia. 
Immaginate di prenotare il viaggio più bello della vostra vita e di dover aspettare circa 280 giorni prima di compierlo. I giorni sembrano non passare mai e voi accumulate body e tutine. I mesi invece poi vanno avanti veloci e, a venti giorni dal parto, sei li, sommersa dalle bustine dell' Ikea etichettate per giorni a chiederti se hai fatto tutto per bene; a confrontarti con chi ci sta passando o con chi ci è già passato. Perché quella è la valigia che farà di te una Mamma. E' la valigia che farà di voi una famiglia. E' la valigia che ti porterà nel luogo dove conoscerai la persona più importante della tua vita. Ci sta essere un tantino agitati, no? Pensate all' appuntamento al buio più figo di sempre!

-Il cibo. 
Nessuno vi guarderà più male se, mentre siete al cinema, uscite la teglia di lasagna dalla borsa (No, non ci sono ancora arrivata ma non metto limiti). E' un pozzo senza fondo che, tanto, ingrassate lo stesso. Una goduria sopratutto quando dall' interno arrivano segni di apprezzamento.


Quindi, per adesso, fidatevi, ne vale la pena.
Tranquille che gli aspetti negativi ci sono ma oggi vogliamo vedere tutto rosa, gridolini e occhi a cuore. 


Robi e Pupina.


domenica 7 giugno 2015

Non toccate quel neonato. #DiarioDiUnaPanza



La prima cosa che ho pensato nel momento in cui è comparsa la seconda lineetta rosa sul test di gravidanza è stata 'La gente toccherà mio figlio (perché allora era ancora maschio) quando verranno a trovarlo!'. Lo so che è un pensiero innaturale da fare ma è, penso, la prima paura che ho avuto nei confronti di mia figlia.
Io, per carattere, sono una persona estremamente possessiva e questo mio lato un tantino estremista, con la gravidanza si è accentuato tanto da diventare quasi un' ossessione.
E se le toccano le manine e poi lei le mette in bocca?
E se le baciano il faccino?
E se la poggiano sui vestiti impregnati di fumo?
Io detesto che mio marito tocchi il mio dentifricio, immaginate se qualcuno mi tocchi la Pupina.

Al corso pre-parto, poi, l' ostetrica ha avvalorato la mia tesi rendendola ancora più estremista: secondo il suo parere, la neonata famiglia, non dovrebbe ricevere visite per le prime quattro settimane di vita del pargolo. Sia per saldare il legame con il nuovo nato, sia per far si che il piccolo crei un rapporto di fiducia con solo i genitori e i nonni, sia per evitare che venga in contatto con germi e batteri. Ora, è ovvio che questa è una cosa infattibile e anche ai miei occhi folli appare un tantino estremista ma devo ammettere di aver considerato l' idea di chiudermi in un bunker della seconda guerra mondiale solo con la Pupina e Pisolo e vivere come eremiti. E' che vi immaginate la puzza di pannolini? E il caldo ad agosto? 

Durante le ultime 33 settimane ho potuto averla tutta per me. Godermi i suoi calcetti, gli spintoni sulle costole e il singhiozzo che le viene sempre la sera. E' mia e basta. So io quando è sveglia e l' effetto che le fa la cioccolata. So che non le piace quando mi metto seduta o di fianco a letto. Durante la gravidanza non devi dividere tuo figlio con nessuno se non con Dio, a cui affidi questo piccolo miracolo. Ci siete solo voi due e i vostri corpi che crescono all' unisono. Quando esce, immagino, bisogna abituarsi a dividerlo. Come quando sei il cocco di mamma e papà e arriva la sorellina nuova.

E quindi che si fa? Si sclera in silenzio vedendo baci che volano e la Pupina che passa da un braccio all' altro o si ringhia a chiunque si azzardi pure a guardarla?
Come si supera questo inghippo? Io ancora non lo so. Credo semplicemente che ci sia un momento giusto per tutto e i primi istanti debbano essere un' esclusiva della mamma. I baci devono essere solo i suoi, così come le carezze, le annusatine e, si, anche i pannolini sporchi. Ok... Un po' anche del papà.

Robi in preda all' ansia.
Meno 48 giorni (circa).

venerdì 8 maggio 2015

Una brava mamma. #DiarioDiUnaPanza



Piccolo elenco dei dubbi (fomentati dall' ostetrica che non ha figli del corso preparto) in vista del rapporto Madre-Pupina a cui vado in contro in Less than due mesi. (#Aiuto)



-Riuscirò a non perdere le staffe dopo il 39° giorno senza sonno?
-Riuscirò a prenderla dalla culletta senza spezzarle il collo?
-Riuscirò a spinarle il pesce così che non si soffochi con una spina?
-Come faccio a capire che ha mangiato a sufficienza? 
-Mi sentirò in colpa a lasciarla al nido in favore del lavoro?
-Riuscirò ad educala onde farla diventare troia?
-Riuscirò a farle capire quanto la amo? 
-Riuscirò a consolarla quando le spezzeranno il cuore? 
-Riuscirò a non finire in galera per aver ammazzato quello che le ha spezzato il cuore?
-Capirò cosa vuol dirmi con un pianto? Con un singhiozzo? Con una manina tesa?
-Riuscirò a vestirla senza romperle qualche osso?
-Riuscirò a darle quello che le serve?
-Come farò ad essere madre senza essere troppo ossessiva? 
-Come si fa a non farsi schiacciare dall' ansia ogni volta che la vedrò uscire di casa?
-Riuscirò a fidarmi di lei? E a far si che si fidi di me?
-Riuscirò a cambiare un pannolino senza svenire per la puzza?
-Riuscirò a non imporle la mia visione della vita ma a lasciarle la libertà di scegliere per se stessa?
-Riuscirò a farla sentire libera e legata allo stesso tempo?
-Riuscirò ad insegnarle ad imparare a bastarsi da sola? A non aver bisogno di nessuno per stare in piedi?
-Riuscirò ad essere per lei un punto di riferimento quando, a volte, non riesco ad esserlo nemmeno per me stessa?
-Riuscirò a non spaventarla con le mie stesse paure affinché lei possa crearsi le sue?
-Riuscirò ad essere una mamma?


Robi. 


'Non so se sarò pronto mai
prova a esser pronto tu per noi
ascolto:
mi insegnerai
che puoi
che vale la pena vivere
ti chiederò "dimmi perché"
tu che non parli dirai
"vale la pena vedrai"

Da adesso in poi...'
Da adesso in poi - Ligabue

mercoledì 6 maggio 2015

Cara Jennifer... #DiarioDiUnaPanza

Cara Jennifer Aniston,
ho letto solo qualche stralcio dell' intervista che hai rilasciato a Vanity Fair Italia e poi ho letto i commenti su Facebook alle tue parole. Commenti in cui ti inneggiavano come eroina della donna moderna che decide delle sue ovaie e che è una grande solo perché decide di non riempire il suo utero con niente e allora voglio raccontarti di come mi sono accorta io di volere un figlio. E di come non ho mai chiesto a nessun uomo se volesse dei figli o no. Te lo voglio raccontare ora che figli ancora, tecnicamente, non ne ho.
L' anno scorso a settembre mi sono sposata con l' uomo che nonostante tutto amo da quando avevo diciotto anni e che credo mi ami immensamente anche se il mio solitario non è di otto carati ma di due. Lo sottolineo perché per la giornalista di Vanity a quanto pare le dimensioni contano quindi magari penserà che il nostro amore non è così vero come il tuo.
Più o meno nello stesso periodo feci una visita ginecologica in cui mi trovarono una piccola anomalia all' ovaio destro. La ginecologa mi disse che avrei dovuto fare una cura e che, in linea di massima, volendo entro un anno avrei potuto cercare la cicogna. A ventisei anni non ci pensi. E io non ci pensavo. Io avevo il mio viaggio di nozze con l' anticipo già versato per l' Australia: 25 giorni in giro sui canguri. Io avevo la specializzazione da cominciare: il sogno di diventare pediatra perchè mi piace l' idea di capire che cosa ha un esserino che non te lo può spiegare a parole. Io avevo la casa da completare in cui abbiamo buttato soldi, sonno e travasi di bile. Io avevo mio marito, la mia nuova famiglia e le lunghe sessioni di sesso da sposini che, essendo che sei stata sposata con Brad Pitt magari ne sai qualcosa. Io avevo quello che mi faceva stare bene e avevo accettato di buon grado che prima o poi, quando sarebbe stato il momento giusto, sarebbe arrivato anche un bambino. Un maschio volevo: mi vedevo troppo bene nei panni della suocera rompicoglioni. Ma non era quello il momento e l' avevo presa con razionalità: non ne avevo fatto un dramma, non era necessario. Avevo altri programmi. Avevo la libertà. Avevo la serenità.

Il venti novembre del duemilaquattordici chiamo la ginecologa perché avevo tre giorni di ritardo al ciclo. Dovevo cominciare la cura proprio in quel momento, con la fine del ciclo che invece non è mai arrivato. Al suo posto, totalmente inaspettate, sono arrivate otto lineette fucsia divise in quattro test di gravidanza. Diventavano fucsia in meno di venti secondi. Continuavo a fare pipì e loro continuavano a diventare fucsia. E sai quando ho capito che forse avevo sottovalutato il desiderio di maternità? Quando, poco prima delle vacanze di Natale, abbiamo visto un puntino lampeggiante su uno schermo bianco e nero. Una piccola lucina di Natale che batteva come le ali di una farfalla. E poi quel suono, quel piccolo tamburo, a tempo con il mio cuore, che batteva sereno attraverso un oggetto di forma fallica infilato nella mia vagina. E' stato quel suono che mi ha regalato la realtà dei fatti: amavo quel puntino che batteva incondizionatamente senza che nemmeno me ne accorgessi. Senza che nemmeno ci avessi mai riflettuto.

Io non sapevo di voler essere una mamma eppure adesso sono qua e rido come una scema ogni volta che la mia pancia fa dei balzi. Sono qua a prendermi le vampate di calore e le caviglie gonfie, la cellulite e le smagliature. Sono qua ad amare incondizionatamente qualcosa che per adesso è solo un' immagine sfocata in bianco e nero. E nemmeno io lo so se sarò una buona madre: ma spero di scoprirlo insieme a mia figlia ogni giorno cercando sempre di essere all' altezza dell' immenso dono che mi è stato fatto. Perché è vero che il pianeta è sovrappopolato come dice qualcuno nei commenti; è vero che non tutte vogliono diventare madri perché 'Io alla mia libertà non ci rinuncio per un bambino che è carino solo da piccolo come i cuccioli non ne vale la pena' ma è anche vero che io pagherei altre mille volte il prezzo della mia libertà per rivivere il momento in cui, per la prima volta, ho visto quella lucina di Natale lampeggiare. E mio marito, che è un uomo, aveva le lacrime agli occhi che non c'è stato bisogno di chiedergli perché non facessimo un figlio subito.

Sai Jennifer, e non prendere a male questa considerazione, io ci credo che per te vada bene così: anche per me era lo stesso. Non avevo bisogno di niente di più. E ci credo ancora di più perché, in definitiva, sono le donne che vogliono i figli e che se ne accollano i dolori e le responsabilità ed essendo che sei stata sposata con un uomo per quattro anni senza farne e poi lui ne ha fatti sei in venti minuti con un' altra è la prova che sono le donne a decidere ma che gli uomini hanno questo forte desiderio anche. E voglio sottolineare la parola 'fatti' perché per me un figlio in provetta, adottato, naturale, trovato in un fiume è sempre un figlio.

Io figli ancora non ne ho. La mia Pupina arriverà tra due mesi e l' unica cosa che faccio è pregare tutte le sere per la sua salute. Chiedo sempre una cosa alla Madonna: qualunque cosa il destino abbia di brutto in serbo per lei, di farla ricadere su di me. E mi piace pensare che è questo che fa di me una mamma: l' amore incondizionato.

Con affetto,
Robi e Pupina.

'Ogni tanto penso a te, sposti tutti i miei confini. 
Amor che bello darti al mondo...'

(Ogni tanto - Gianna Nannini) 

martedì 7 aprile 2015

I preferiti di Aprile.




Se non scrivi un post con i preferiti del mese corrente non sei nessuno.
In realtà non sei nessuno nemmeno se lo scrivi. Diventi davvero qualcuno se ne fai un video.
Ma io video non li so fare e in realtà ho ripreso in mano il blog solo ultimamente ma mi viene voglia di scrivere solo di vestitini per neonati ma devo uscire da questo tunnel prima di diventare povera.
Perciò ho deciso di uscire dal tunnel della povertà con dei consigli per lo shopping per voi, che magari non ve ne frega una pippa, che tanto 'ste cose io le ho già comprate e non si piange sul contante versato. Giusto? Giusto. 


BEAUTY
Dopo nove anni ininterrotti di gel alle unghie, causa panza, ho dovuto toglierlo il mese scorso.
Ovviamente, dopo un periodo così lungo di trattamenti non avevo più le unghie sotto così ho cercato una base rinforzante, che non contenesse Formaldeide perché nociva in gravidanza e che non costasse un occhio della testa. La prima che ho preso è stata la base rinforzante di Wjcon ma è una ciofeca. Un pomeriggio, poi, trovandomi a passare da Kiko per il fondotinta, la commessa mi ha consigliato il loro Kiko Post Stressing Treatment Base Coat e dopo una settimana di utilizzo (l' ho passato due volte) le mie unghie sono visibilmente migliorate. Ovviamente non aspettatevi miracoli ma sicuramente vale i 2,50 euro che l' ho pagato perché era in saldo. 



FASHION 
Le New Balance Fucsia.
C'è bisogno che aggiunga altro?
Le indossavo alle scuole medie e se fossi stata previdente non le avrei buttate al liceo con sdegno. Le ho ricomprate fucsia al reparto bambini di Foot Locker che tanto il mio 38 e 1/2 scarso è considerato modello Nana e le ho pagate 54,90. Sono stra comode. Compratevele tutti.  




MaMa

Vestirsi in gravidanza, a meno che tu non voglia sembrare una turista moldava in vacanza d Bucarest per la prima volta, è veramente difficile. Prima di tutto devi ricercare la comodità e quando la trovi, che non è semplice, la maggior parte delle volte l' effetto è Donna in pigiama.
Io la comodità l'ho trovata nei Leggins Mama di H&M che al momento sono in saldo al 50% sul sito e che costano 9,99 in negozio. Vi giuro che è come camminare con le chiappe al vento e la panza sostenuta dagli angeli. No, non esagero. Lo so, non avrei mai pensato di consigliare alle genti di comprare dei leggins e andarci pure in giro ma la vita delle volte ti riserva di quelle amare sorprese...




Fine. Arrivederci al mese prossimo. Forse. Non sono una persona granché costante io.... 

Robi

venerdì 3 aprile 2015

Uscire completamente di senno. #DiarioDiUnaPanza




Io sono una persona razionale.
Io non mi faccio trascinare dalle emozioni.
Io guardo alle cose con obbiettività.
Io sono un cazzo di medico, non cerco i sintomi su Google. 

Io, però, adesso sono incinta.

La percezione delle cose cambia e la mia si è trasformata in una catastrofica palla ingarbugliata d' ansia. E oggi credo di stare toccando i massimi livelli consentiti da una mente apparentemente non affetta da qualche bizzarra patologia psichiatrica.
Sto combattendo più o meno da cinque, sei ore con l' impulso irrefrenabile di correre al pronto soccorso più vicino e gridare AIUTOOOOO NON SENTO MIA FIGLIA DALL' UNAAAAAA.
Lo so.
Magari lo direi con calma e sottovoce.
No. Non è vero: voglio proprio mettermi ad urlare AIUTOOOOOO.

Ho sconcicato la Pupina con tutti i mezzi possibili: solletico, canzoni 'Risveglia Bambino' (Non fate domande, me ne vergogno anche io), Nutella e altri grassi polinsaturi come se piovesse, musica forte di Gigi D' Alessio (l' ha sempre agitata da morire), carezze, legnate, balli di gruppo, sedute spiritiche con mani sulla Panza del Divino Otelma e niente. NIENTE.
Voi vi starete chiedendo il perché io sia ancora qui seduta a scrivere minchiate piuttosto che correre gridando all' Ospedale.
Beh, la risposta è semplice: io sono una persona di buon senso.
Ma NON E' VERO. E' che mio marito non è ancora arrivato. A quest' ora eravamo già in macchina.

Ovviamente ho fatto la cosa più sbagliata che potessi fare: affidarmi a Google.
Cristo Santo, come è potuto succedere?
ROBI DOVE DIAVOLO SEI FINITA???
CHI E' QUESTA PSICOPATICA???
Comunque, dicevamo, ho elaborato complesse combinazioni di parole che potessero darmi risposta:
-FETO CHE NON RISPONDE 24 SETTIMANE.
-PERCHE' NON REAGISCE AGLI ZUCCHERI 24 SETT.
-ECOGRAFI A BASSO PREZZO PER AUTODIAGNOSI.
-GINECOLOGO CINESE CHE NON FA DOMANDE MA ECO IN QUALSIASI MOMENTO DA TENERE IN CANTINA. 
-VADO AL PRONTO SOCCORSO? 24 SETT. 
E via dicendo.

In tutto questo ho comunque guadagnato due kg di cellulite grazie alle due uova di Pasqua tracannate per svegliarla.


Pupina, io te lo dico, con questa bravata del silenzio ti sei giocata il motorino a 14 anni. E se continui pure la macchina a 18. Vedi che devi fare.


Robi e Pupina in Sciopero. 

martedì 24 marzo 2015

La Gravidanzite. #DiarioDiUnaPanza

Essere incinte nuove gravemente alla salute. Quella mentale. Nel momento in cui il test risulta positivo iniziano a manifestarsi i primi sintomi di Gravidanzite, nota sindrome da Panza, che vanno via via peggiorando con il passare delle settimane. 


Eccone quelli più eclatanti: 

-Entri da Zara e ti fiondi al reparto Bavaglini senza nemmeno degnare di un misero sguardo quel delizioso trench azzurro polvere che ti sta ammiccando da quell' angolo in fondo.
-Uscire di casa con addosso i leggins a posto dei pantaloni non ti sembra più una cosa tanto assurda. Anzi....
-La mail di Prenatal che ti invita al Nanna Party ti manda in estati come una svendita da Prada.
-Il portafogli si riempie di Fidelity Card di negozi per neonati e quando te ne chiedono una ti inorgoglisci a vedere quante già ne possiedi. Non parliamo poi del saldo punti già accumulato!
-Entri in farmacia per una crema anticellulite ed esci con due porta ciuccio rosa shocking. 
-Parli di te stessa al plurale. 'Noi abbiamo fame'; 'Noi ci siamo alzate' e nessuno ti guarda come una psicopatica e vieni pure assecondata con domande rivolte direttamente alla tua pancia. 
-Insulti le genti e le genti ti sorridono perché 'Beh, gli ormoni...'
E invece quella persona ti sta sul cazzo davvero.
-Il tipo con la barba del negozio di passeggini ai tuoi occhi risulta estremamente sexy quando ti mostra come montare e smontare l' ovetto. 'Ancora, ancora una volta dimmelo...'
-Il reparto culle dell' Ikea è il luogo migliore dove trovare tue consimili, parlare del giusto materasso, scambiarsi le paure e le ansie. Anch' esse indossano i leggins fuori di casa e hanno al seguito mariti carichi di roba inutile.
-Inizi a credere ad una serie di scaramanzie assurde ma queste si meritano un post tutto loro (presto).
-La gallery del tuo cellulare, che prima era tutto un tripudio di aperitivi con le amiche e foto romantiche con il marito, è adesso intasata da tutine, copri pannolino, modelli di Trio, pagliaccetti, scarpine e, sopratutto, immagini nere e sfocate (le ecografie) in cui tu, gravida affetta da Gravidanzite, riesci a vedere chiaramente la somiglianza con questo e quel membro della famiglia.
-Spendere l' equivalente di una Boston Bag Celine per un passeggino Stokke con i pois non ti sembra poi un' idea così malvagia. In fondo per sei mesi della sua vita la bambina perché non dovrebbe essere fashion?
-L' idea di abbassarti i pantaloni in mezzo all' autostrada, nei bagni degli uomini, in banca, dal fruttivendolo, in mezzo ad un campo di fiori e via dicendo per svuotare la vescica subito è una probabilità che non escludi più. 




Io sono affetta da Gravidanzite acuta. E ancora abbiamo davanti 17 settimane prima della fine.

Robi e Pupina. 

lunedì 16 marzo 2015

Novità.

Vi è mai capitato di essere assurdamente felici e terrorizzati a morte nello stesso
istante? Immagino questa sensazione come quella che prova un paracadutista quandosi lancia dall' aereo, anche se non ho mai fatto nulla del genere perché sono una fifona, un misto di adrenalina e cacca nelle mutande. 

E' quello che capita anche quando non ti viene il ciclo per cinque giorni allora tu fai la pipì su un bastoncino di plastica e lui ti dice 'Due linee' e tu gli dici 'parla come mangi perché che minchia stai dicendo te la vedi tu' e lui ti risponde 'ti sei fatto un panino con dentro un panino la felicità solo il panino ti è andato a finì sui fianchi, il bambino ti è rimasto indigesto sulla vescica'. 

Facciamo così, prendetevi un minuto per digerire la notizia e poi proseguiamo. 
Ci siamo? 
Ok. 

Quindi, dicevamo, sono incinta. 
A me è servito qualche minuto in più per digerire la faccenda ma adesso ci siamo. A Pisolo qualche settimana.
E' andata più o meno così.
'Pisolo ho fatto gli gnocchi al pomodoro, sono entrata in specializzazione e sono incinta'
'Roberta, porca miseria!!! Lo sai che gli gnocchi al pomodoro mi fanno schifo, che il sugo non lo mangio! Cioè lo sai, che la salsa solo come la fa mia mam... Aspetta, cosa hai detto?'
Rianimazione, lacrime e gridolini e da quel momento la figura di Robi è sparita nel nulla per dar posto ad una incubatrice di nuove vite.
Il ragazzo si è rincoglionito e la mattina saluta la mia pancia e le da i bacini ma essendo che il nano non si è ancora espanso tendenzialmente lui bacia la pizza della sera prima. Quando ho cercato di fargli capire questa cosa mi ha messo due mani sulla pancia dicendo che non dovevo più dire che suo figlio è una pizza.

Il post voleva essere più serio, all' inizio, nel mio immaginario, ma io proprio a fare la seria non ce la faccio. Però volevo davvero scrivere delle mille paure che mi assalgono la notte, il giorno, le mezze stagioni... Delle notti insonni, dei doloretti, dei pianti ad ogni ecografia/bambino per strada/gattino su IG/Qualsiasi cosa che si muove o del fatto che per me mangiare sta diventando un incubo perché qualunque cosa ingerisco può essere fonte di una seconda testa o di un terzo piede per il nano. Ovviamente questo non mi sta permettendo di dimagrire perché mangio soltanto pizza, a colazione/pranzo/cena, e di conseguenza sono gia a +1,5 kg con tanto di insulti della mia ginecologa ad ogni visita.
Però l' altro giorno ho letto un post molto serio di VanityFair.it (Che trovate QUI) in cui mi sono ritrovata molto e che vi consiglio di leggere se anche voi state lievitando di giorno in giorno (No, nano, non è colpa tua, tu cresci sereno ma scordati il Chicco Trio che quei soldi servono per la palestra!).

In definitiva le cose che ho capito da quando sono incinta sono queste:
-Nessuno si deve mettere tra te e il bagno: se una donna incinta deve fare pipì vuol dire che DEVE farla subito.
-E' tranquillamente praticabile l' Ikea la domenica a pranzo che tanto tu fila non ne fai ne alle casse nel al ristorante.
-Nessuno si deve mettere tra una donna incinta e il cibo. MAI.

E ancora non ho nemmeno le foto del matrimonio... :D

Robi


P.S. Il post è stato scritto quando ero all' undicesima settimana di gravidanza! Adesso sono alla ventunesima e la panza si espande sempre più, sappiamo che è una femminuccia anche se Pisolo continua a chiamarla Tommaso e siamo alla ricerca di un Trio che non costi quanto una Chanel.