lunedì 24 marzo 2014

Walk-In-Closet: il dramma.



Come suonano bene queste parole?
Che melodia angelica che riporta alla mente pezzi di posti fantastici.

Voi lo sapete che cosa è un Walk-In-Closet? 
E’, letteralmente, un armadio in cui puoi CAMMINARCI DENTRO. Cioè una roba che tu hai un milione di scarpe e li dentro ci entrano perché è uno spazio talmente grande da permetterti di camminarci. Avanti e indietro. Organizzarci delle passeggiate, come faceva Socrate con i suoi allievi, insieme alle amiche per mostrare loro il nuovo giubbino di pelle color caramello. Ci puoi mettere addirittura delle panche, o delle poltroncine di pelle bianca intervallata da bottoni in ottone per riposarti ed ammirare il tuo guardaroba. 





Un Walk-In-Closet è un sogno che si realizza. E’ un pezzo di paradiso che si mostra agli occhi di una donna comune e mortale prima di arrivarci davvero al Paradiso. Gli angeli si presentano come file e file di scarpe; i santi come grucce tutte uguali che fanno bella mostra di se in file ordinate.  
Più di una cabina armadio, moooolto di più di un guardaroba: praticamente lo zio d' America dell' armadio. Il parente ricco. Il fratello bello, quello che a scuola tutti vi dicono 'Ah ma tu sei il fratello di Gianarnaldo?'. 




Come ben sapete sto ristrutturando casa dato che a settembre mi vesto di bianco e percorro la navata e, avendo VENTUNO METRI QUADRI da ben spendere in qualcosa di utile, l' ingegnere che sta seguendo i lavori in cucina ha pronunciato le magiche parole: Walk-In-Closet. Chi poteva pensarlo mai che un ingegnere che sa fare di calcolo (Per me, menti superiori, dato che io e la matematica.... vabbè, vi risparmio i racconti sanguinolenti della nostra lite) potesse conoscere suoni tanto poetici.
Ripetetelo con me Walk-In-Closet.
Ci pensate?
Sto sfogliando una rivista nel mio Walk-In-Closet!
Sto facendo tintinnare le collane appese al muro del mio Walk-In-Closet.
Sto spolverando i ripiani per le scarpe nel mio Walk-In-Closet. 

Un posto magico in cui rifugiarsi nei momenti bui. Un luogo dove sentirsi al sicuro circondata dalle tue borse.

Ovviamente, come in tutte le favole, ci deve essere un cattivo: il mio fidanzato.
"Robi, puoi avere una cabina armadio; un armadio gigante; anche una borsa nuova ma non puoi assolutamente usare un' intera stanza per metterci le scarpe. Non puoi e basta."

E pensare che lui vuole metterci delle librerie.
Lui.
Che non legge.


La vita fa schifo. E non ho nemmeno un Walk-In-Closet in cui rifugiarmi.

Robi. 


5 commenti:

  1. Io nella casa nuova avrò due cabine armadio, una nella ns camera e una nella cameretta. Vorrà dire che mi farò aprire un varco durante i valori così tecnicamente ne avrò due nella mia camera. Buaahuahahahaha �� non sarà un walk in closet ma ci possiamo accontentare, non credi?!

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  2. Fammi parlare con il tuo futuro sposo che lo convinco io: da ingegnere sono una fervente sostenitrice del Walk-in-closet... mai spazio di una casa fu meglio speso! Vuoi mettere quanto nervoso risparmi a tua moglie che non deve fare più il cambio dell'armadio? O rovistare tutti gli scaffali per trovare una dannata camicetta? Lui non capisce che gioverà anche alla sua salute!
    E poi il Walk-In-Closet è portante... trust me, I'm an engineer!

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  3. Librerie?! Eddai, mica vendi giornali. E poi i libri non danno conforto. Prova ad abbracciare un libro!

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  4. No libri no ma scarpe che poi diciamocela tutta sono loro che ti confortano e non i libri!!! Yes to Walk-In Closet
    http://newyorkparigimilano.blogspot.it

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  5. Non passavo da un po' e ti trovo prossima a sposarti, auguri! :)
    Beh fagli mettere le librerie e poi usa gli scaffali per sistemare le scarpe, mi pare un buon compromesso :D

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