venerdì 28 gennaio 2011

Franca Sozzani, i fashion blogger e le donne del presidente.


In soli tre giorni Franca Sozzani e Vogue.it sono riusciti a scatenare l' inferno!
Nel senso buono del termine, s' intenda!
Così, da brava blogger quale non sono, ho deciso di mettere ordine nelle vostre testoline bramose di ascoltare il mio pensiero!

Partiamo dalle donne del presidente così ci leviamo il dente e non se ne parla più (perlomeno non ne parliamo più noi perchè il resto della popolazione italiana e Barbara D' Urso continueranno a disquisirne per mesi se non -addirittura- per secoli).
Tale Cesare Cunaccia (ho dovuto cercare il cognome di questo Vattelapesca) ha scritto, dopo aver trangugiato un libro di storia e un dizionario, un articolo in cui ci deliziava con l' idea d' abbigliamento che ha Alessia Glaviano per le sedicenti accompagnatrici (che sia vero o no, non entro nel merito) del nostro presidente del consiglio Silvio Berlusconi (il suocero di Silvia holazeppolainbocca Toffanin, se per caso vi stavate chiedendo come avesse fatto ad arrivare a Verissimo).
Ha definito le suddette "un harem che farebbe invidia a Solimano il Magnifico" e ha sviolinato per una decina di paragrafi la vicenda che ha colpito l' Italia facendoci zimbello agli occhi del mondo (che novità, eh!).
Le critiche, manco a dirlo, sono piovute a dirotto (come quando ci sono le pecorelle in cielo) e prontamente il giorno dopo Nostra Signora Franca se ne è uscita con un "Era ironico!" e arrivederci&grazie brutti stronzi che avete osato fare polemica alla divina rivista!
Ora, come ho già detto a chi ha chiesto il mio pensiero in merito (Già, non pare vero nemmeno a me che interessi a qualcuno! ♥ ) io credo che -inizialmente- il servizio di Cesare Comesichiama sia stato pubblicato come vero sul sito del giornale: molto spesso hanno fatto questo giochino di "Crea il Look" con le dive quindi, cavalcando l' onda del momento, hanno ripetuto il medesimo con le ragazzotte di Berlu. Successivamente quelle erinni delle lettrici dotate di senso e ragione hanno bombardato di commenti negativi il blog della direttora e l' articolo di Cesare nostro (avete notato che nella vignetta qua sopra Berlu è vestito da Cesare? Ma quanto sono geniale?) e intere discussioni su Fb si sono consumate gridando allo scandalo e la Nostra Signora Franca si è veduta costretta ad ironizzare sull' accaduto ond' essere mangiata (che poi mica c' è di che cibarsi su quella donna!).
Detto questo, che sia vero o no, veritiero o ironico, per me è comunque fuori luogo!
E con questo passo oltre :D

La Franca, briccolcella, in uno dei commenti al post di un paio di giorni fa aveva definito BryanBoy un "talento naturale" capace di comunicare con i vestiti e aveva promesso che avrebbe dedicato un intero articolo al fenomeno dei Fashion Blogger.
Bene, il grande giorno è arrivato e riporta la data di oggi!
Nostra Signora ha sparato a zero sulla categoria sostenendo che le loro idee non hanno particolare peso per gli addetti ai lavori e che le loro opinioni lasciano il tempo che trovano.
Io, prima di tutto, vorrei fare alcune precisazioni.
Che cos' è il fashion blogger? Beh, di preciso io non lo so!
Io ho aperto il mio blog semplicemente perché mi piace scrivere: potrei scrivere di sport come di giardinaggio, di cucina o di letteratura o di moda come ho scelto di fare (scelta assolutamente non vincolante, ovviamente!) e mi piacciono le parole.
Io, con le mie parole, a differenza della Signora Sozzani e di tutti gli addetti ai lavori di cui elogia la bravura a difetto dei blogger, nel mio piccolo spazio personale posso dire ciò che mi pare e piace e questo, di per se, mi da un vantaggio rispetto ai giornali che sono strettamente tenuti ad idolatrare chi offre la pubblicità maggiore!
Sicché, se io fossi Karl Lagerfeld, un giretto su Robilandia me lo farei una volta ogni tanto! Perché Vogue potrà definire romantiche le ultime porcherie presentate mentre Robilandia può tranquillamente chiamarle porcherie (che poi è quello che sono) senza scatenare nessuna guerra mediatica.
In secondo luogo io vorrei tracciare un confine netto, marcato e ben evidenziato tra il tipo di blogger che potrei essere io e il fashion blogger che è la Ferragni o Bryanboy.
Io non voglio dettare nessuna tendenza: indosso i jeans come fanno tutte le mie coetanee; non voglio imporre nessuno stile perché spero che ognuno di voi possa averne uno personale ed unico; non voglio conciarmi da stracciona a carnevale solo per aver qualche invito per le sfilate!
Non ho l' autostima e la faccia tosta necessari per farmi immortalare 5842020108989 dal mio fidanzato (che non lo farebbe a prescindere, è un sovversivo lui!) per poi propinarvi il mio sedere e la mia funcia (bocca, in siciliano :D) in posa plastica.
L' unica cosa che voglio è poter esprimere la mia opinione, quella vera, incondizionata, e darvi la possibilità di criticarla, smentirla, apprezzarla!
Fatta questa distinzione allora posso trovarmi d' accordo in parte con la Sozzani se dice che il valore mediatico di queste ragazze si sgonfierà presto perché è un fenomeno che non può reggere il tempo a lungo: prima o poi la rete sarà satura e i giovani si interesseranno a nuovi idoli ma se Nostra Signora Franca deve sminuire la MIA opinione solo perché non lavoro a Vogue o a qualsiasi altra testata giornalistica di moda allora IO NON CI STO!
E perché non ci sto? Semplice prima di tutto perché -come ho detto prima- la mia è un' opinione incondizionata da contratti pubblicitari e conoscenze quindi corrispondente al mio giudizio personale (che può essere condiviso come no, ovviamente!) e in secondo luogo perché sono io (i buyer quindi) che faccio girare l' economia di moda spendendo e spandendo: la Sozzani e gli addetti ai lavori i vestiti, gli accessori, le scarpe che tutte noi sogniamo li ricevono in regalo e non sanno cosa significa desiderare un oggetto e provare un immenso piacere quando -a suon di sacrifici- riusciamo ad entrarne in possesso e quando scelgo su cosa sperperare il mio piccolo gruzzolo lo faccio incondizionatamente da chi mi ha regalato di più ma semplicemente per gusto (che, per stessa ammissione della direttora, a molti addetti ai lavori manca)!
Quindi Robilandia 2 - Sozzani 0. Palla al centro.

E qui arriviamo a Chiara Ferragni (cito lei nello specifico perché è la più nota).
Inizialmente l' idea di un blog di outfits poteva pure essere innovativo, piacevole e non nego che la seguivo e mi interessavo alle sue proposte fino a che ha perso di umiltà e si è trasformata in una pubblicità carnascialesca!
Vengo a spiegarmi.
Lei, come tanti altri, pretendono di venire identificati come giornalisti quando poi i loro scritti lasciano il tempo che trovano: pieni zeppi di errori che manco il nipote del mio cugino acquisito che ancora nemmeno parla; poche righe buttate a casaccio traboccanti di k, x e intercalari inglesi che -a quanto pare- sono COOL.
Pretendono di essere definiti fotografi sconsacrando definitivamente quest' arte meravigliosa: se sono loro stessi i soggetti delle foto come fanno ad essere anche fotografi?
Pretendono di essere definiti esperti di moda per poi proporre abbinamenti indecenti e che, comunque, non starebbero mai bene a tutte!
Pretendono di essere il gradino intermedio tra l' alta moda e i poracci e poi propongono outfits con pezzi da svariate migliaia di euro.
Pretendono di dare un giudizio incondizionato e invece adesso fanno più pubblicità di Vogue in base ai regali ricevuti!
Ovviamente l' articolo della Sozzani non è chiaro a riguardo: cosa intende lei per fashion blogger? Quelli come me o quelli come la Ferragni e BryanBoy?
Perché se intende quelli come la Ferragni allora tanto di cappello: io spero che il fenomeno si sgonfi non tanto per antipatia (o invidia, di grazia, il primo che se ne esce con la scusa dell' invidia lo fucilo) ma perché non è bello vedere miliardi di rimbecillite tutte con gli stessi stivali, tutte con le stesse borse e via dicendo....
Infine spero che molte di loro imparino la loro lingua madre prima di mettersi a scrivere sui giornali perché come ha ben scritto La ScoMODAmente pretendiamo la qualità dalla carta stampata e non ragazzine senza ne arte ne parte che non sanno nemmeno comunicare nella lingua nazionale.
Quindi Franca Sozzani 100 - Fashion Bloggers 0.
L' arbitro fischia la fine!

Spero che la mia opinione sia chiara, spero di aver reso al meglio la differenza tra i due tipi di fashion blogger e spero che il mio pensiero non venga preso da Nostra Signora Franca come spazzatura!

Sozzanamente vostra, R.

13 commenti:

  1. Mi ritrovo per caso sul tuo blog, sono so come ci sia arrivata, perchè facevo una ricerca sulle donne della storia, mah....coincidenza della coincidenza, anche io ho un blog, e anche io la penso come te.....Complimenti per il tuo post....passa anche da me www.fashion-breeze.com

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  2. carissima.. tu dovresti entrare in politica!! io ti adoro, e sono pienamente d'accordo con te.
    Sono d'accordo non perchè ti adoro, ma perchè le tue parole sono esattamente quelle degli altri blogger che amano scrivere, e che sperano un giorno di diventare giornalisti.
    Continua cosi!!

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  3. Ahah, Robi, ti adoro!
    Mi piace il modo in cui scrivi, e non posso fare altro che quotare tutto quello che hai detto.
    In particolar modo:

    "Pretendono di essere il gradino intermedio tra l' alta moda e i poracci e poi propongono outfits con pezzi da svariate migliaia di euro."

    La cosa che mi dispiace è che in effetti il fenomeno del Fashion Blogger, che io sappia, partiva veramente così: ragazzi semplici, normali, che creavano degli outfit originali e esteticamente davvero piacevoli, magari con i vestiti di h&m o robe da mercatino vintage. E io amavo alla follia questo fenomeno, perchè mi sembrava veramente uno dei modi per esprimere la propria creatività con tutta la libertà del mondo, senza vincoli da parte di nessuno.

    Ma poi, è diventato tutto troppo cùl, e ora più che ragazzi creativi vedo solo in giro tanti burattini sfruttati dalle case di moda per catalizzare verso di loro la massa dei fans (che a volte danno davvero l'idea di essere stati sottoposti ad un processo di lobotomia). Questo è molto triste, ed è per questo che seguo veramente pochi pochi Fashion blog.

    Secondo me la Sozzani non ha scritto davvero niente che non sia la pura realtà (e infatti, chissà com'è, QUALCUNO s'è sentito un po' rosicare per le sue parole! Coda di paglia? Sai a chi mi riferisco), e anch'io, come te, spero che questa moda del Fashion blog (inteso come semplice e palese sfoggio di soldi, opportunità e conoscenze, come ho detto prima) possa presto trovare la sua fine.

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  4. Buona sera signora direttrice,io mi chiamo Giada e sono da poco una fashion blogger... amo la moda, scrivo sulle ultime novità, non sono stata invitata a sfilate, non sono una falena, studio giurisprudenza, non mi metto in mostra. Semplicemente rispondo al suo articolo: adoro tutto cio' che è inerente alla moda perchè è arte allo stato puro, come ha detto lei non abbiamo conoscienze vaste come la sua, ma io reputo le passioni per qualsiaisi cosa,come innate... le rispondo ancora dicendo che un mio parere su cio' che è moda ha la stessa dignità del suo, perchè siamo proprio noi che compriamo compriamo compriamo, lei non ha la minima idea di cosa significhi lavorare per guadagnare con l'unico obbiettivo di comprare l'oggetto dei desideri, semplicemente per il fatto che lei ha tutto gratis...sono sogni che per alcune si sono relizzati... ci faccia contiunare a sognare! io lo faro' e non smettero di parlare di moda e spero che un giorno mi venga riconosciuto, come lo è stato fatto per le altre...

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  5. ho riportato il commento mio che non e' stato messo su vogue...grazie ancora roby...kiss kiss

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  6. mi sono guardata un po' il tuo blog e sinceramente l'ho trovato un pochino noioso!eccetto l'impaginazione che si può fare di meglio, i post non sono male ma alcuni troppo critici, altri insipidi.inutile e altri troppo lunghi il lettore dopo un po' si scoccia e ciò è anche un po' del fatto che sono noiosi come ho detto prima. ciaoo =)

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  7. @Mery grazie per il tuo commento, passerò sicuramente :D

    @My world in a bag Grazie mille per il tuo commento Giuseppe :D
    Sono contenta di aver dato voce a molti blogger che vedono deprezzate le loro opinioni e le loro idee. Senza di noi, i giovani di belle speranze, il mondo non andrebbe avanti.

    @Multicolorlips.com Grazie per aver commentato il mio post.
    La Sozzani secondo me non ha né torto ne ragione perché pur avendo sparato a zero su Ferragni&Co (non facendo mai nomi) ha comunque attribuito meriti ad altri che poi di valore ne hanno poco comunque ed essendo lei stessa una blogger (beh, ha un blog in cui scrive, come il mio quindi!) doveva sottolineare a che tipo di blog si riferiva.

    @Dreams on the stage Grazie per aver riportato il tuo commento: qui a Robilandia nessuno viene censurato :D
    Continua a fare quello che senti, nessuno ha il diritto di sminuirti se non tu stessa!

    @Anonimo Grazie per le tue critiche!
    Vorrei fare alcuni appunti, se me lo permetti (beh, io li faccio lo stesso, poi Dio pensa).
    Grafica: è vero potrei fare meglio, potrei mettere piccole margherite che danzano e cantano per dare il benvenuto ai miei lettori ma a me interessa che a loro interessino le cose che dico, che scrivo quindi la mia grafica pulita e semplice penso sia la più consona allo scopo (e poi non è che sia così brava con il pc!).
    Post critici: io do la mia opinione e un' opinione è una critica (che in alcuni casi se fosse ascoltata sarebbe pure meglio, senza modestia), chi mi legge e non è d' accordo con il mio pensiero è liberissimo di scrivermi ciò che vuole, come ho gia detto io NON censuro nulla.
    Post lunghi: Se io apro un blog perché mi piace scrivere, dire la mia, dare un contributo in lingua madre è necessario che i miei post siano il più articolati possibile; è richiesto che siano argomentati al meglio affinché il mio pensiero sia chiaro ed è giusto che abbiano un certo peso.
    Se no diventerei una di quelle blogger che scrivono due parole in croce per giunta in un altra lingua o in qualche linguaggio cifrato moderno che io non tollero.
    Per quanto riguarda l' inutilità dei miei post, bHé, non serviranno a trovare il vaccino per l' HIV, non aiuteranno nessuno ad evadere di prigione ne -tanto meno- porteranno la pace nel mondo ma sono il mio modo di esprimere il mio pensiero e per questo è moltissimo.
    Inoltre i commenti delle persone che hanno deciso di dedicare dieci minuti ai miei lunghissimi e noiosissimi post sono una gioia per me: c' è qualcuno a cui la mia opinione è importata e a me non serve più nulla!
    R.

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  8. Allora ti dirò:la grafica nella sua semplicità è confusionale, e non mi riferivo a rendere pacchiano il blog. Post critici hai ragione ognuno può esprimere il proprio parere ma alcune volte potresti farti un bagno nell'umiltà.Post lunghi concordo sul linguaggio,ma per te che diciamo sei agli inizi un qualcosa di poco più corto sarebbe meglio per il semplice fatto che una persona non conoscendoti e aprendo il tuo blog vede un insieme di parole kilometrico e dice vabbè passo. Inutilità c'ho pensato e dipende dai gusti =)
    M.

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  9. Ahahahaha adoro la tua ironia!
    Comunque, come ti ho già risposto sul mio blog postare outfit è divertente fino a quando non diventa una cosa maniacale come quella di miss Ferragni. E' per questo che mi sono un po' stancata, ma penso che sporadicamente continuerò a farlo appunto perché mi diverte.
    Per quanto riguarda l'harem del nostro premier non posso che trovare quell'articolo (ironico o meno non m'importa) di cattivo gusto.
    E ps, adoro la scomodamente!

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  10. @Miriam
    Grazie mille per il tuo commento :D
    I blog di outifits se fatti con coerenza possono essere molto utili, possono essere l' espressione di uno stile personale: l' importante è che sia unico.
    Nel caso in specie della Ferragni lei opta per look troppo comuni, copiati e allietati da pezzi costosissimi che sono improponibili, che non hanno nulla da dichiarare in fatto di stile se non quello della ragazza viziata senza ne arte e ne parte che sia atteggia a ciò che non è.
    Inoltre come ho scritto nel post a me di lei non piace la mancanza di umiltà che rendendomela antipatica mi porta a criticarla!
    Pecca mia, senz' altro, ma è giusto che anche lei si ridimensioni!
    Per quanto riguarda il tuo blog io ho visto foto semplici, ben fatte che rappresentano qualcosa di personale e non un copia e incolla quindi se postare outifits a te piace continua a farlo; non sarà la Sozzani, la Ferragni o chicchessia a doverti limitare!
    R.

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  11. Vagando tra un blog e l'altro alle volte si trovano cose veramente interessanti...continua a scrivere perchè il tuo modo di esprimerti ironico e pungente è fantastico!!!

    Kiss xx Scarlett

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  12. sono capitata qui cercando le parole della Sozzani contro la Ferragni & company. Ma vorrei dirti: hai mai visto il blog di Cherryblossom girl? dacci un'occhiata, sta molti scalini sopra la Blonde Salad e secondo me è pura estetica, oltre al fatto che la "tenutaria" Alix è molto più bella e fine di qualsiasi altra fashion blogger. Al di sopra delle critiche. f.to Prettyvivian di Splinder

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  13. "Pretendono di essere il gradino intermedio tra l' alta moda e i poracci"
    Più o meno la stessa frase l'ho sentita dire alla Ferragni durante il Chiambretti Night. Ai tempi non la conoscevo e devo dire che mi era sembrata impreparata, ma non malaccio. Mi chiedo in cosa lei sia il gradino intermedio tra "noi comuni lavoratori" e l'alta moda. le griffe non abbasseranno il prezzo dei capi, tantomeno gente comune potrà permettersi di acquistare determinati capi a prescindere dal fatto che lei li mostri sul suo blog o meno.
    il problema dei "fashion bloggers" credo che dipenda dal fatto che molti di loro non sono altro che una "vetrina" dove non si fa che sfoggiare quello che grazie ai soldi di papà si possiede, dove lo scopo di tutto è far vedere quello che si ha, quanto si è fichi e sponsorizzare implicitamente i marchi delle aziende che regalano vestiti ed accessori.
    potremmo vivere benissimo anche senza di loro, visto che per vedere l'ultima borsa di hermes, mi basta andare sul sito (e continuo a non potermela permettere!!!).la "vetrina Blogger" è solo un modo, a parer mio, di spingere la gente che guarda le foto delle blogger a dire "guarda! lo voglio anche io!!", anche se poi quel prodotto è una "porcheria", l'importante è l'emulazione. un vero fashion blogger, ben si guarda dal farsi chiamare giornalista e dovrebbe dare "lezioni di stile" ai suoi lettori personalizzando i post, e non al contrario, cercando di far adattare i follower a quello che la blogger di turno ha comprato. un "discreto fashion blogger" non dovrebbe pubblicare i suoi outfit per dare una pompatina al suo ego, bensì dare voce alla gente comune, prendere spunto da chi, uscendo tutti i giorni per andare a lavorare, rende il suo abbigliamento/accessori qualcosa di particolare, senza doversi mettere in ghingheri per farsi scattare le foto da pubblicare sul blog.
    Scusa se mi sono dilungata taaaaanto, ma l'argomento nonostante io non sia una fashion blogger mi sta molto a cuore, anche se neanche io mi so spiegare perchè.

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