lunedì 12 settembre 2011

New York Fashion Week SS 11-12


Sembra sia passato il tempo delle stramberie. Pare che New York, quest' anno, abbia deciso che non fosse più il caso di abbandonarsi ai ghirigori della mente mirati a stupire a tutti i costi. Sulle passerelle dei grandi nomi americani si sono susseguite delle donne vestite da donne. Gli abiti per la prossima stagione calda fluttuavano indisturbati, tanto erano leggeri, quasi volessero disegnare l' inizio di una nuova era nell' aria. Mi è sembrato di ritornare indietro di anni e anni, quando le donne desideravano coprirsi di stoffe delicate che accarezzassero la loro pelle come le mani di un principe. C' era serenità nell' aria e voglia di purezza dopo anni di confusione in cui la moda ha annaspato tra ridicoli fronzoli ed immetibili chincaglierie. C' era romanticismo nelle stampe dai colori tenui di Carolina Herrera e Zac Posen. C' era colore da Diane Von Fustenberg ma lungi da lei riproporre i nefasti giorni del Color Block. C' erano le righe da Derek Lam che donavano un tocco elegante senza scivolare su qualche buccia di banana come da Prada l' anno scorso. I colletti di Jason Wu erano abbottonati: quasi si volesse tornare ad un amore gentile, ad una donna che non ha bisogno di mostrare troppo per essere senducente; un tono bon-ton aleggiava sui mix di nero e rosa e sulle ampie gonne. La sobrietà di Jenny Packman ha lasciato si che la mia mente vagasse fino agli Hamptons e godesse della brezza marina durante un esclusivo party sulla spiaggia. I colori decisi di Prabal Gurung, le trasparenze e i seducenti tagli li ho immaginati in una puntata di Sex and the City girata nel 2011, dieci anni dopo una strage del quale si ci vuole scrollare di dosso la polvere e ricominciare.
Si potrebbe pensare che siano state presentate collezioni noiose e già viste. Si potrebbe pensare che l' estate prossima passi piatta a New York, quasi in sordina. Ma la vera rivoluzione sarà proprio questa: una donna elegante e femminile in un mondo che ha cercato di trasformarla in una motociclista sfatta dal colore androgina e troppo mascolina.

Newyorkamente vostra, R.

2 commenti:

  1. pienamente d'accordo, tranne che su Santa Prada (lei è intoccabile) tanto che il signor Jacobs l'ha palesemente copiata pensando a Miu Miu dello scorso inverno! bellissimo post

    RispondiElimina
  2. Che post poetico!A parte questo,hai dimenticato di citare un grande nome che secondo me è assolutamente sprecato per la NYFW,e cioè Christian Siriano!E' stata una collezione fantastica!Si,forse riecheggia un pò di color block,ma con classe e stile!Per non parlare di Herve Leger,BCBGMax Azria,Alexandre Herchovitch,Carolina herrera,Cynthia Rowley,DKNY,Falguni & Shane Peacock...Oddio quantiii!Devo dirlo comunque...una grande sorpresa questa settimana Newyorkese! :)

    RispondiElimina

Dimmi la tua!