martedì 2 agosto 2016

Giorno 214 - La vita è breve.

Giorno 214 - 2 Agosto 2016


La vita è breve. 
Per non partire quando vorresti. 
Per non superare le tue paure e buttarti. 
Per essere seccata con quella amica. 
Per avercela ancora con quell' ex. 
Per far finta che non vi manchi il respiro quando siete con lui. 
Per non dirgli che l'ami. 
Per aspettare il momento giusto.
Per non perdervi occhi negli occhi.
Per non dire ai vostri figli quanto vi abbiano reso la vita completa. 
Per abbracciare la vostra mamma. E la nonna. E tutti quelli che amate. 
Per non farvi mancare l' ossigeno guardando l'alba; da soli, con i vostri pensieri.
Per avere paura del domani. O, almeno, troppa da immobilizzarvi.
Per sprecare quel minuto al telefono con gli operatori di Telecom. E se poi fosse l' ultimo?
Per non essere voi stessi a porvi dei limiti da superare.
Per assecondare chi di voi vuole solo il male.
Per non essere più forte degli altri. Che, si, lo siete.
Per tenere la lingua a freno quando la vita ci schiaccia. 
Per non accorciare le distanze.
Per non riprendersi, anche dopo anni. Anche dopo secoli.
Per non cambiare una giornata nera accendendole la luce su. 
Per non portare un vassoio di Muffin alla vicina di sotto.
Per non correre sotto la pioggia, chi lo sa se poi non impariate a volare.
Per rinchiudersi dentro quattro mura costruendo un futuro che, in quello stesso momento, è già passato.
Per farvi schiacciare dai rimpianti. 
Per dormire. Che tanto hanno inventato il caffè.
Per non salire su quell' aereo.
Per non mandare quel mazzo di fiori.
Per non ricordare il liceo, anche se è stato una discreta merda.
Per non cambiare, se ne vale la pena.
Per non chiedere scusa.
Per non andare a ballare. E a fare shopping. E a correre. 
Per non essere così come vorreste, che è possibile. 
Per non stupirsi. Di tutto. Anche dello scontato. 
Per non ballare sulle note di quella canzone, con quella persona, sotto questo cielo che chi lo sa per quanto ci stiamo ancora giù e non su. 
Per non andare in quel bar. E in quella pizzeria dove non c'è mai posto, magari domani il tavolo si libera.
Per non cantare a squarciagola brandendo una spazzola per la schiena sotto la doccia.
Per non mangiare quel cioccolatino. E quella granita. 


Godetevela.
Godiamocela.
Siamo già troppo in ritardo per non far pace con noi stessi. Con il mondo. Con la vita. 


Robi. 




16 Luglio 2015 - Il giorno che ho respirato per la prima volta di nuovo. 
Gioia infinita - Negrita


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