giovedì 18 novembre 2010

Eccessivamente.





La moda, ci insegnano, è farsi notare. Magari aggiungendo un tocco bizzarro al nostro outfit o indossando un paio di scarpe dalla scultura estrosa.
L' importante è non farsi prendere la mano.
E' opinione ormai dilagante che essere moderni vuol dire essere trasgressivi: sempre più spesso si incontrano per strada o sulle riviste, nei front row delle sfilate di moda o la domenica pomeriggio all' ora dell' aperitivo, sui blog di moda più seguiti e via dicendo soggetti abbigliati in modo carnevalesco anche se poi carnevale non è.
Mix di colori sgargianti e ridicoli copricapo di piume, strani collant fluorescenti e canottiere da marinaio lerce e consunte, composizioni floreali degne del più trash dei matrimoni fra i capelli, ridicoli accostamenti in pieno stile cartone animato che brillano al buio, leggins catarifrangenti...
E potrei continuare l' elenco all' infinito se non fosse che il punto è un' altro: ci lasciamo perseguitare dall' idea di sembrare banali, di non rimanere impresse nella memoria di chi ci incontra se non facciamo in modo che tutti si girino a guardarci....
Beh, Audrey Hepburn verrà ricordata sempre per un tubino nero e un trench beidge, Gabrielle Bonheur Chanel rimmarrà nei nostri cuori per i suoi tailleur dai colori pallidi, Jacqueline Kennedy per i suoi abitini bon-ton...
Quindi aggiungiamo una nota personale ad ogni paio di jeans, ad ogni tubino nero, ad ogni giacca dal taglio maschile che lo renda unico ma ricordiamoci che solo a Carnevale ed ad Halloween sono concesse certe stramberie.
L' eleganza verrà sempre ricordata con un sorriso, il trash con una risata.
Elegantemente vostra, R.



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