domenica 10 aprile 2016

Giorno 101 - Il latte artificiale.

Giorno 101 - 10 Aprile 2016

Volevo scrivere questo post da un po' di tempo ma tra il lavoro e la bimba iperattiva e Pisolo che a casa non c'è mai è davvero raro che possa trovare due minuti per sedermi al pc e ragionare. Anche perché, come stamattina, quando trovo questi due minuti mi faccio una doccia come si deve, di quelle con lo scrub, il massaggio facciale, la maschera ai capelli, una piega decente e una spalmata generale di oli e creme che mi fanno stare a posto con la coscienza in vista dell' estate. 
Ma siccome la Pupina ha deciso che quando suo padre è in casa lei dorme, per mostrarsi l'angioletto che in realtà non è, eccomi qua.
Nel frattempo che scrivo sto anche stendendo una passata di smalto sulle unghie che oggi è domenica.
Bando alle ciancie, il latte artificiale. Quel mostro del latte artificiale.
Mia figlia è nata con circa una settimana di anticipo rispetto al termine, cosa che ha fatto incavolare tantissimo la mia amica che non mi parla più perché nata il giorno del suo matrimonio, a causa di un arresto di crescita intrauterino. Alla penultima settimana di gravidanza la mia ginecologa si accorse che la piccola non aveva preso nemmeno un grammo e che quindi era arrivato il momento di farla nascere. Se dentro non cresce, la facciamo crescere fuori, insomma.
Dopo il travagliato parto che ho avuto, come sapete e vi ho già annoiato con il racconto, è venuto fuori uno scricciolo di 3060 gr per 49 cm di lunghezza. L'Ostetrica che la mattina del sedici luglio la lavò ci disse che molto di quel peso era dato dalla vernice caseosa che aveva ancora addosso.
Era così piccola che avevamo tutti paura di romperla e quando il neonatologo venne per la seconda pesata, dopo avermela attaccata al seno, mi consigliò una piccola aggiuntina di latte artificiale, magari alla sera, per farle recuperare un po' di peso.
A me il latte scese quasi subito, due o tre giorni dopo la sua nascita, non ricordo di preciso in quanto, come sapete, i giorni successivi al taglio cesareo sono stati terribili, ma la sera le ho sempre dato l' aggiuntina e la Pupina ha sempre mostrato gradire. 
Ovviamente questa mi scelta di assecondare il neonatologo e il mio istinto è stata pesantemente criticata in primis dalle ostetriche e poi dalle NaziMamme, mi piace chiamarle così ironicamente, talebane del latte materno.
Non sai che danno stai facendo a tua figlia levandogli quella poppata di latte materno?
Non sai che i medici sono tutti corrotti dalle aziende che producono il latte artificiale?
Non ti interessano gli anticorpi di tua figlia? 
E tante altre domande stupide del genere.
Io, in gravidanza, ero ferma nella decisione di non voler allattare al seno completamente ma quando ero ancora in sala parto, stordita dall'anestesia e dalla morfina, e quello scricciolo mi si è attaccato al seno ci ho voluto provare. 
E sono stata contenta di averlo fatto, attenzione. Non mi sono mai pentita della mia scelta e ho continuato, sempre con l'aggiuntina serale, per sette mesi. Di più, per me, sarebbe stato troppo. Mille volte ho pensato di mollare. La stanchezza che si accumulava per le continue poppate, il sonno interrotto perché è inevitabile che il latte materno sazi meno di uno fatto apposta per soddisfare il bisogno e la fame di tre ore e più, il dover uscire il seno in ogni dove se no diventava un diavolo.
L'allattamento a richiesta mette a dura prova la psiche di una donna già provata dalla stanchezza e non mi sento meno mamma se una volta o due al giorno le ho dato il biberon. Anzi.
E non sono meno mamme quelle che allattano esclusivamente con l'artificiale.
Ma, a mio avviso, sono meno mamme quelle che giudicano. Non credo esista una mamma sana di mente che voglia il male per il suo piccolo e scendere a compromessi è quello che ti fa rimanere salda.
L' allattamento al seno è una cosa bellissima e grandiosa e io sono contenta di averlo fatto nonostante la stanchezza e la fatica che comporta perché ovviamente è più difficile. Sono contenta dei sette mesi in cui l'ho fatto e non serviva di più; sono contraria ai bambini di uno o due anni ancora attaccati al seno perché a mio avviso sono grandi e non è più una questione di anticorpi ma di vizio; però queste sono scelte personalissime che prende ogni mamma e appunto, ognuna lo fa solo per il bene del proprio bambino. Rossella si è staccata dal seno senza alcun trauma: una notte c'era, la notte dopo non c'era più. Le si è stabilizzato il sonno facendo L' ultima poppata dalle 22 e successivamente quella del mattino alle 7.30 con latte e biscotti! 
Le mamme sono tutte mamme, sia quelle che allattano sia quelle che danno l' artificiale. I medici non sono corrotti dalle case che producono latte, statene certi, e se vi danno un consiglio è semplicemente per il bene vostro e dei vostri bambini.

Robi 


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